Introduzione: l’obesità pregravidica è un fattore di rischio per Diabete Gestazionale (GDM). L’ultima revisione delle Raccomandazioni per screening e diagnosi del diabete gestazionale ha introdotto l’indicazione allo screening precoce con carico orale di glucosio (OGTT 75 g) alla 16°-18° settimana di gestazione per le obese, in linea con i più recenti criteri internazionali dell’International Association of Diabetes and Pregnancy Study Groups (IADPSG). Obiettivi: valutare l’aderenza allo screening precoce di GDM, indagando l’epoca gestazionale di somministrazione dell’OGTT 75 gr in presenza dei fattori di “elevato rischio” (obesità pregravidica, glicemia a digiuno >100 mg/dl al 1° trimestre, pregresso GDM) in una coorte di 580 gravide, inviate per GDM all’ambulatorio di Diabetologia dell’IRCCS Policlinico “San Matteo” di Pavia negli anni 2011-2016. Risultati: lo screening anticipato è stato eseguito solo nella metà delle donne ad elevato rischio.
Nonostante l’obesità materna fosse il fattore di rischio maggiormente rappresentato (n=124), lo screening precoce è stato eseguito solo nel 46% dei casi, mentre rispettivamente nel 59.7% e 59.6%, nelle donne con glicemia a digiuno >100 mg/dl nel 1° trimestre ed in quelle con pregresso GDM. La diagnosi anticipata era associata ad una minor necessità di terapia insulinica ai pasti (6.1% vs 25%), verosimilmente per l’effetto benefico dell’intervento dietetico precoce. Infine, lo screening anticipato ha mostrato un ruolo protettivo sulle complicanze materne (OR 3.81; p 0.045, test chi2). Conclusioni: l’aderenza ai nuovi criteri diagnostici per GDM è ancora parziale. L’obesità pregravidica, in particolare, sembra non essere ancora adeguatamente percepita come condizione di rischio rispetto agli altri fattori. Ciò conferma la necessità di potenziare programmi di prevenzione e screening al fine di ridurre le possibili complicanze materno-fetali indotte da GDM.