Background: l’aumentata prevalenza del diabete gestazionale (GDM) nel mondo ha posto l’accento sull’importanza della prevenzione dei fattori modificabili quali l’elevato BMI pregravidico, che ha un ruolo anche delle donne con normale tolleranza glucidica. Scopo dello studio: valutare eventuali correlazioni tra il BMI pregravidico e la tolleranza glucidica, il tipo di terapia ed i parametri neonatali. Materiali e Metodi: presso il CD ACISMOM Togliatti di Roma è stato istituto un percorso strutturato su diabete e gravidanza in collaborazione con il Policlinico Casilino, allo scopo di fornire un’ assistenza multidisciplinare alle gestanti affette da diabete gestazionale che vi afferiscono. Sono stati raccolti e inseriti nel modulo dedicato diabete e gravidanza” della cartella informatizzata i dati antropometrici, OGTT, i parametri ecografici ed gli outcome neonatali. Risultati: abbiamo arruolato 82 pazienti con diagnosi di diabete gestazionale allo screening previsto secondo le linee guida (Età media 35,27 anni, DS 6,15; BMI pregravidico: 26,33 Kg/m2, DS 6,06; settimana di gestazione al parto: 38,2, DS 1,3; di cui 49 % normopeso,28 % sovrappeso e 23 % obese; il 58,5% era in terapia insulinica; il 24,4% presentava polidramnios; il 61,7% ha espletato parto cesareo). Dividendo le pazienti per tre gruppi di BMI (< 25, 25-30 e >30) si sono evidenziate delle differenze statisticamente significative per il tempo 0′ dell’OGTT, che nei 3 gruppi era rispettivamente di 90.7, 96 e 101.8 mg/dl (p = 0,001). Èstata riscontrata una correlazione significativa tra il BMI pre-gravidico ed il diametro biparietale dell’ecografia morfologica (r= 0.25; p=0.03), il peso nascita (r=0.40,p=0.006) e la circonferenza cranica alla nascita (r= 0.36 p=0.001). Conclusioni: le correlazioni rilevate tra BMI pregravidico, OGTT ed alcuni parametri ostetrici supportano l’importanza di dover supportare programmi di prevenzione che coinvolgano il team al completo (diabetologo, ostetrico, ginecologo, infermiere, psicologo, dietista) con interventi sullo stile di vita nelle donne in età fertile a maggior rischio per diabete gestazionale, al fine di ridurre l’incidenza dell’obesità nella fase precedente il concepimento.