Abbiamo voluto valutare come un intervento di counseling-exercise individuale potesse migliorare il compenso glico-metabolico e le abitudini comportamentali di pazienti diabetici tipo 2 e se tali miglioramenti persistessero nel lungo termine in assenza del monitoraggio del Counselor. Materiali e Metodi: nella nostra real practice ambulatoriale abbiamo reclutato in maniera random 40 pazienti diabetici tipo 2(23M/17 F),età media 58 aa (min 36 – max 65), durata media di malattia 7 aa (min 1 -max 17), a tutti è stato somministrato il questionario MAC2-AF per valutare la propensione al cambiamento riguardo l’attività fisica e sono stati praticati test motori per la valutazione della performance fisica (Chair stand test, Arm curl test, Chair sit and reach test, Back scratch test, 2 min step test, Foot up and go test) al 4°,8° e 12°mese. Tutti i pazienti reclutati eseguivano un percorso strutturato di Counseling mirato alla attività motoria giornaliera e all’esercizio fisico, consistente in un primo colloquio della durata di circa 30 minuti e successivi rinforzi di 15 minuti ogni 4 mesi per 12 mesi. Risultati Il peso, la circonferenza vita, l’HbA1c, si sono ridotti al 4° mese e sono stati stabili all’8° e 12° mese. La riduzione media di perdita di peso è stata di 4,5 kg, la riduzione media della circonferenza vita di 5,5 cm, i valori di emoglobina glicata sono stati pari al -0,49% alla fine dell’intervento. Ugualmente i test motori ripetuti al 4°, 8° e 12° mese hanno evidenziato un miglioramento della performance fisica. Una ulteriore valutazione degli stessi pazienti a distanza di 6 mesi dalla sospensione del counseling evidenziava un mantenimento dei risultati ottenuti solo nel 47,5%(19/40) dei pazienti arruolati, espressione di una ridotta aderenza al programma alla fine della supervisione. Conclusioni: nella cura del Diabete tipo 2 un intervento strutturato sulla attività motoria migliora il controllo metabolico e favorisce le modifiche comportamentali a breve termine ma questi buoni risultati sono facili da perdere quando viene a mancare l’adesione condivisa al percorso assistenziale (co-costruzione e valore della supervisione).