L’FGM offre un’opportunità di monitoraggio glicemico meno invasiva rispetto ai glucometri. La rimborsabilità di tale presidio, è assicurata nella Regione Toscana, dal 2017 (Delibera n.829/2016). Studi controllati evidenziano benefici dell’FGM sul controllo glicemico e sulla frequenza di ipoglicemie, nel diabete tipo 1 (DMT1) e tipo 2 (DMT2). Modeste sono le esperienze sull’impatto di questa metodologia nel setting clinico.
Finalità dello studio è verificare l’impatto di FGM su alcuni parametri metabolici in soggetti ambulatoriali con DMT1 e alcuni soggetti con DMT2 in trattamento insulinico basal-bolus.
Dal gennaio a novembre 2017, 256 pazienti (95% DMT1, 5% DMT2, M/F: 128/128) sono stati avviati a FGM, previa educazione alla gestione del sistema. Le caratteristiche dei pazienti, al momento della prescrizione erano: DMT1: età 42±14 anni; durata diabete 20±14 anni; tipo di trattamento: MDI 75%, CSII 25%; BMI 25.4±4.9 Kg/m2; HbA1c 7.8±1.1%; Fabbisogno Insulinico (FI) 42.5±19.8 U/die; 2 episodi ipoglicemie asintomatiche gravi nei 6 mesi precedenti; no chetoacidosi. Strisce reattive utilizzate: 159±25/mese. DMT2: 64±12 anni; durata diabete 18±11 anni; tutti in MDI; BMI 30.0±5.0 Kg/m2; HbA1c 7.7±1.1%; FI 52.6±30.6 U/die; nessun episodio ipoglicemia asintomatica grave né chetoacidosi nei 6 mesi precedenti. Strisce reattive utilizzate: 140±13/mese.
Su 256 pazienti, 162 presentavano un follow-up di 6 mesi. L’utilizzo dell’FGM ha riscontrato il gradimento dei pazienti nel 97% dei casi (5 drop-out, 2 dei per allergia al cerotto). Dopo 6 mesi i valori di HbA1c erano: (vedi tabella).
Il FI si riduce significativamente nel DMT1 in MDI (43.7±19.3 UI; p=0.03). Il n° di strisce utilizzate risultava in tutti i gruppi 16±11/mese (p<0.05). Nel follow up in soggetti con CSII si è registrato 1 episodio di ipoglicemia asintomatica grave e 2 episodi di chetoacidosi . Non vi erano variazioni significative di BMI in tutti i gruppi. Nella nostra pratica clinica l’aderenza all’FGM è stata buona comportando dopo 6 mesi una significativa riduzione dell’HbA1c nel DMT1 sia in MDI che in CSII. e delle ipoglicemie asintomatiche gravi, oltre alla riduzione del FI. Un caso di chetoacidosi è correlabile al malfunzionamento dell’FGM associato a imperizia del paziente. Questi dati iniziali suggeriscono un effetto positivo dell’FGM nel DMT1.