Premesse: il dapagliflozin è efficace nel migliorare il controllo glicemico, ridurre il peso e la pressione arteriosa nei pazienti affetti da diabete di tipo 2. Scopo: valutare efficacia e tollerabilità di dapagliflozin in una popolazione di pazienti afferenti a 9 centri diabetologici di Veneto e Trentino-Alto Adige. Materiali e Metodi: valutazione dei dati clinici registrati nella cartella clinica ambulatoriale di pazienti posti in terapia con dapagliflozin, con un follow-up a 6 e 12 mesi.
Risultati: sono stati valutati i dati di 296 pazienti (61.18% maschi) con età media 59.9±8.7 anni e durata di malattia 12.02±7.55 anni, peso 95.1±19.6, BMI 33.2±6.1 kg/m2, pressione sistolica (SBP) 142.1±18.7 mmHg, pressione diastolica (DBP) 80.8±9.6mmHg, HbA1c 8.8±1.4%, glicemia a digiuno (FPG) 184.5±56.2 mg/dl, colesterolo totale 174.2±37.3 mg/dl, HDL 35.6±12.8 mg/dl, LDL 95.7±32.8 mg/dl, trigliceridi 168.7±113.8 mg/dl. Dapagliflozin è stato associato a insulina nel 60.2% dei pazienti, nel 31.7% utilizzato in duplice terapia con metformina e nel 3.7% in monoterapia. A 6 mesi la riduzione di glicata è stata significativa (-1.01±1.24%, p<0.01) rispetto al basale, la differenza è stata mantenuta a un anno (-0.98±1.26%); anche FPG si è ridotta significativamente a 6 e 12 mesi (rispettivamente -37,16±56,57 mg/dl e -44,65±54,53 mg/dl, p<0,01). Nel follow up a 6 e 12 mesi peso e SBP si sono ridotti significativamente (rispettivamente -2.91±3.47 kg e -3.49±4.11 kg; -4.47±19.40 mmHg e -5±20.87 mmHg, p<0.01), così come i trigliceridi (-16.79±90.09 mg/dl e -19.85±118.48 mg/dl, p<0,01) e HDL è aumentato (3.2±7.7 mg/dl e 2.96±8.2, p<0,01). Colesterolo totale, LDL e DBP non hanno invece subito variazioni significative. La riduzione della glicata a 6 e 12 mesi era indipendente dalla durata di malattia e dal BMI basale. Nella nostra casistica i drop out dovuti a infezioni genito-urinarie sono stati circa il 10%.
Conclusioni: la nostra osservazione conferma, nella real life, i dati di efficacia in termini di controllo glicemico, peso, pressione sistolica e assetto lipidico riportati in letteratura, mentre gli effetti avversi legati alle infezioni genito-urinarie sono stati maggiori rispetto a quelli segnalati negli studi registrativi.