Introduzione: il diabete mellito tipo 2 (DMT2) si associa ad aumentato rischio di fratture. L’osteopontina (OPN) è coinvolta nel rimodellamento osseo e nell’infiammazione. Scopo dello studio è stato valutare l’associazione tra OPN sierica e rischio di frattura, e tra OPN e parametri metabolici, in donne con DMT2 in post-menopausa. Pazienti e Metodi: sessantaquattro (n. 64) donne con DMT2 in post-menopausa (età 70.3 ± 8.1 aa, durata diabete 11.8 ± 6.7 aa), incluse in un precedente studio, sono state rivalutate a distanza di anni (durata media follow-up 3.6 ± 0.9 anni). I livelli sierici di 25OH-vitamina D, calcio, PTH e OPN sono stati valutati al basale. Al follow-up, sono stati registrati le fratture incidenti, il FRAX score (senza BMD) e sono stati raccolti dati clinici ed ematochimici (glicemia a digiuno, HbA1c, profilo lipidico e funzione renale). L’associazione tra OPN al baseline e la presenza di fratture al follow up è stata studiata con un modello di regressione logistica. Risultati: la prevalenza e l’incidenza di fratture sono risultate rispettivamente 39.7% e 4.7 %. Nel modello logistico, la probabilità di avere fratture al follow up aumentava di 5.82 volte per ogni ng/ml di incremento di OPN al basale, dopo aggiustamento per durata del follow-up (p=0.04). Elevati livelli di OPN al basale erano associati a riduzione dei valori di HDL-colesterolo al follow-up (p=0.048), dopo aggiustamento per HDL-colesterolo al basale, HbA1c al follow up e durata del follow-up. Conclusioni: l’OPN circolante rappresenta un marker di rischio di frattura e sembra associata ad alterazioni del profilo lipidico, in donne con DMT2 in post-menopausa.