La retinopatia diabetica (RD) nei paesi industrializzati è la principale causa di cecità. Lo studio Arno conferma che solo il 10% della popolazione diabetica italiana si sottopone annualmente a visita oculistica. È stato disegnato lo studio No Blind, uno studio multicentrico osservazionale trasversale, il cui obiettivo principale è stato valutare la prevalenza della RD nella popolazione diabetica attraverso uno studio che prevede una fase pilota in nove centri diabetologici Campani, per essere poi esteso in sede extraregionale. Presso ciascun centro un diabetologo addestrato con un accurato training ha effettuato foto del fundus oculi (f.o.) dei pazienti utilizzando un oftalmoscopio digitale (MiiS Horus Scope DEC 100, Figital Eye-fundus Camera, Medimaging Integrated Solution Inc. Brussels, Belgium). Le foto erano eseguite in un ambiente oscuro (meno di 5 lux) affinché la pupilla, non sottoposta a midriasi farmacologica, avesse un diametro di almeno 4mm. Tali foto sono state immagazzinate nella memoria dell’oftalmoscopio digitale e periodicamente inviate per via informatica ad un Reading Center che ha curato la raccolta della banca dati fotografici e l’interpretazione oculistica specialistica del f.o. I centri diabetologici hanno registrato su una Scheda Raccolta Dati (SRD) le valutazioni diagnostiche più recenti (ultimi 6-12 mesi) presenti in cartella clinica (test di screening e valutazione delle complicanze croniche), insieme alle più recenti (ultimi 3-6 mesi) indagini ematologiche e urinarie. Obiettivo secondario è stato valutare il rapporto tra RD e terapia farmacologica, compenso metabolico ed altre complicanze croniche in un setting di real life. L’analisi preliminare dei primi 1965 pz. ha documentato, in presenza di una RD nota in 412 pz. (21%), un f.o. patologico in 569 pz. (29%) (p<0.001). Solo in 78 pz. (4%) la foto del f.o. non era qualitativamente adeguata alla valutazione diagnostica del Reading Center. I dati preliminari confermano, come suggerito dalle società scientifiche nazionali ed internazionali, che lo screening della RD è un irrinunciabile obiettivo per motivi sia etici che economici. La telemedicina appare uno strumento utile per lo screening della RD, praticabile da diabetologi adeguatamente formati.