Abstract
Background: la steatosi epatica non alcolica (NAFLD) è la più comune patologia epatica cronica, il DM2 è un fattore di rischio maggiore per il suo sviluppo e si associa ad un maggior rischio di progressione verso gli stadi istologici più avanzati. I glicosurici sono una classe di farmaci con provati effetti di cardioprotezione, nefroprotezione, in aggiunta all’azione metabolica di riduzione del peso corporeo e del livello di insulino-resistenza nei pazienti diabetici. Da recenti pubblicazioni, i glicosurici appaiono promettenti nella cura della NAFLD. L’ecografia convenzionale è la modalità di imaging più utilizzata per la valutazione non invasiva della steatosi epatica, in aggiunta al dato qualitativo del grado ecografico di steatosi, esistono metodiche più nuove che permettono una stima quantitativa del grado di steatosi; tra queste il fibroscan attraverso la misurazione del CAP rappresenta una metodica promettente per la valutazione della steatosi epatica per le sue caratteristiche di non invasività, facile esecuzione e ripetibilità. Scopo: valutazione dell’efficacia della terapia con canagliflozin 300 mg nella riduzione della steatosi epatica nei pazienti affetti da diabete mellito tipo 2. Materiali e Metodi: sono stati arruolati 11 pazienti affetti da DM2 posti in terapia con canagliflozin 300 mg. Per ciascun paziente sono stati raccolti dati biometrici (peso, altezza, BMI, circonferenza vita, pressione arteriosa), laboratoristici (glicemia, emoglobina glicata, insulinemia, HOMA-index, colesterolo tot, HDL, trigliceridi, LDL, uricemia) al momento dell’arruolamento (T0) prima dell’inizio della terapia e al primo controllo ambulatoriale a 3 mesi (T1). Per ciascun paziente è stata inoltre eseguita una ecografia addome superiore al T0 e T1 con la valutazione qualitativa del grado di steatosi (lieve=1 moderato=2 severo=3) e quantitativa tramite la misurazione del CAP. Conclusioni: pur con una ridotta numerosità del campione, si è confermato l’effetto metabolico positivo di riduzione dei valori di insulino-resistenza dopo 3 mesi di trattamento con canagliflozin 300 mg (riduzione HOMA index) e l’effetto di riduzione del valore di emoglobina glicata. Per quanto riguarda la riduzione del CAP si è osservato un trend in riduzione dei valori al controllo T1, tuttavia è necessario ampliare il campione di studio e aumentare il tempo di osservazione.
Tipo: PD
Codice: 216