Background: I neutrofili sono stati suggeriti essere coinvolti nella patogenesi del diabete di tipo 1 sia nell’uomo che nei modelli animali e l’inibizione del loro reclutamento attraverso il blocco dei recettori di IL-8 previene e reverte il diabete nel topo NOD. Scopo: Valutare la capacità della ladarixin, un inibitore dei recettori delle chemochine CXCR1/2 (LDX, 400 mg due volte al giorno per 3 cicli di 14 giorni on/14 giorni off) di mantenere la produzione di peptide C in pazienti adulti con diabete di tipo 1 di nuova diagnosi. Materiali e metodi: Uno studio in doppio cieco, randomizzato (2:1), controllato con placebo è stato condotto su 45 maschi e 31 femmine (18-46 anni) entro 100 giorni dalla prima somministrazione di insulina. L’endpoint primario era l’area sotto la curva per il peptide C in risposta a un MMTT di 2 ore [AUC(0-120 min)] alla settimana 13+1. Gli endpoint secondari includevano l’AUC del peptide C (15-120 min), l’HbA1c, il fabbisogno giornaliero di insulina, gli eventi ipoglicemici gravi (SHE), la percentuale di soggetti che raggiungevano HbA1c <7,0% senza SHE o il mantenimento di una funzione residua delle cellule beta. Le valutazioni di follow-up sono state programmate alle settimane 13+1, 26+2 e 52+2. Risultati: 26/26 (100%, placebo) e 49/50 (98%, LDX) pazienti hanno completato la settimana 13. La variazione media dal basale alla settimana 13 dell’AUC (0-120 min) del peptide C è stata -0,144±0,449 nmol/L con placebo e 0,003±0,322 nmol/L con LDX. La differenza non è stata significativa (0,149 nmol/L, IC 95% da -0,04 a 0,33; p=0,122). La percentuale di pazienti con HbA1c <7,0% senza SHE è stata transitoriamente (settimana 26) più alta nel gruppo LDX (81% vs 54%, p=0,024). Non sono state notate differenze significative negli altri endpoints secondari. Un beneficio metabolico transitorio è stato osservato alla settimana 26 a favore del gruppo LDX nella sottopopolazione pre-specificata con peptide C a digiuno < valore mediano allo screening. Conclusioni: Nei pazienti di nuova diagnosi con diabete di tipo 1, il trattamento a breve termine con LDX non ha avuto effetti apprezzabili sulla conservazione della funzione residua delle cellule beta.