Introduzione: Il periodo di transizione dal Centro Diabetologico Pediatrico a quello dell’Adulto dovrebbe garantire ai giovani con diabete tipo 1(DMT1) la migliore continuità assistenziale nel passaggio delle cure tra i due team. Scopo: Valutazione del controllo glicemico in termini di variazione della emoglobina glicata (HbA1c) nei giovani con DM1 dopo un percorso strutturato di transizione dal servizio di pediatria a quello dell’adulto. Materiali e metodi: descriviamo il caso di un paziente maschio di 63 anni, BMI 27, anamnesi familiare negativa per diabete, non storia di malattie autoimmuni, non diabete di tipo II preesistente. Diagnosi di adenocarcinoma polmonare (M1) nell’aprile 20. Dal gennaio 2014 al dicembre 2021, 137 giovani con DMT1 hanno effettuato la transizione presso l’ambulatorio congiunto adulti/pediatra della UOC Medicina Generale ad indirizzo Metabolico e Diabetologico. Il percorso, della durata di 2 anni, prevede nel primo anno valutazioni ambulatoriale congiunte con il pediatra e nel secondo anno con il solo diabetologo. Duranteil percorso vengono programmati 2-3 incontri/anno, con una valutazione di HbA1c, almeno 2v/anno. I dati sono stati ricavati dalla cartella clinica diabetologica informatizzata. Risultati: I 137 giovani avevano un’età media alla prima visita di 18.6±0,8 aa. La durata media del percorso è stata di 2,37±1,5 aa; l’età media dei pazienti inviati all’ambulatorio routinario dell’adulto alla fine del percorso è stata di 21±1,5 aa. Le visite medie effettuate sono state 5.5±4,1/anno/paziente. HbA1c media all’inizio del percorso era di 8,09±1.69% e alla fine di 7,62 ±1.4 % (p =0.0013). Stratificando per valori di HbA1c (4 sottogruppi A<=7%, B>7% <= 8%, C>8 % <=9%, D>9%) abbiamo osservato che i pazienti del gruppo A sono aumentati dal 16% al 30% con HbA1c rispettivamente di 7,4±0,8 % e 6,42±0,6 % (p <0,001); i pazienti del gruppo B si sono ridotti dal 39 al 34%, con una HbA1c rispettivamente di 8,38±1,3% e 7,6±0,2% (p =0,003). I pazienti del gruppo C si sono ridotti dal 23 al 18% con HbA1c rispettivamente di 8,71±0,9% e 8,38±0,9% e i pazienti del gruppo D si sono ridotti dal 23 al 12%, con HbA1c rispettivamente di 9,81±0,6% e 10,51±1,0. Conclusioni: I nostri dati dimostrano come un percorso strutturato e condiviso di accompagnamento durante l’età transizionale può migliorare il controllo glicemico anche in una fase molto spesso difficile per la gestione della malattia.