Diabete ed immunoterapia

Oggetto: L’insorgenza di diabete insulino-dipendente in pazienti trattati con inibitori del check point (CPI) è un evento raro (prevalenza 0,9 %), ma meritevole di considerazione. Si presenta con maggior frequenza durante immunoterapia con anti-PD-1(pembrolizumab/nivolumab) ed anti-PDL-1(atezulizumab), piuttosto che con anti- CTL4. Nel 70% dei casi coesistono altri disordini autoimmunitari (ipotiroidismo post- tiroidite). Spesso l’esordio è acuto, con gravi quadri di chetoacidosi ed il tempo medio di presentazione è di 6 settimane dall’inizio della terapia (range 1-52). Dati di laboratorio: livelli di peptide C bassi o indosabili, livelli di glucagone in range, anti-GAD-65 presenti nel 47% dei casi, amilasi e lipasi aumentate fino a 10 volte i valori normali (tipico il riscontro tomografico di edema pancreatico diffuso). Genetica: associazione con HLA-DR4. Materiali e metodi: Descriviamo il caso di un paziente maschio di 63 anni, BMI 27, anamnesi familiare negativa per diabete, non storia di malattie autoimmuni, non diabete di tipo II preesistente. Diagnosi di adenocarcinoma polmonare (M1) nell’aprile 2019. Indicazione ad immunoterapia per PDL-1>50%. Iniziato pembrolizumab con schedula 1-21 per i primi due anni, poi switch a schedula 1-28. A dicembre 2020 riscontro di diabete. Risultati: all’esordio glicemia a digiuno 208 mg/dl, Hb glicata 61 mmol/L, insulinemia 6.8 microU/ml, peptide C 0,34 nmol/l, anti-GAD <5 KUI/L, ab- anti-insulina 4,51 UI/ml, assetto tiroideo nei limiti. Iniziata basalizzazione con insulina glargine, modificato stile alimentare e intrapresa attività fisica aerobica. Dopo tre mesi riduzione di Hb A1c a 56 mmol/L, viene introdotta terapia con dapaglifozin/metformina 5/850 mg due volte al giorno per autosospensione di glargine. A gennaio 2022 controllo metabolico insoddisfacente (HbA1c 79 mmol/l), mantiene SGLT2 e si reintroduce insulina basale. Il paziente rifiuta categoricamente schema multi-iniettivo e si avvia a iCGM. Conclusioni: Il diabete immuno-mediato può essere una delle possibili complicanze correlate al trattamento con farmaci appartenenti al gruppo dei CPI. In questi pazienti è importante uno stretto monitoraggio della glicemia e l’approfondimento dell’assetto endocrinologico al primo riscontro di iperglicemia. La tipizzazione HLA potrebbe rappresentare un utile strumento per individuare precocemente i soggetti a rischio.