Introduzione: Diverse evidenze indicano che alcuni componenti alimentari possono modificare la capacità fermentativa del microbiota intestinale in diverse condizioni fisiopatologiche. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare l’effetto a medio termine di una Dieta Multifattoriale, naturalmente ricca in fibre vegetali, polifenoli, acidi grassi monoinsaturi (MUFA), acidi grassi polinsaturi ω-3 e ω -6, sulla fermentazione intestinale in pazienti con Diabete tipo 2 (T2D) rispetto ad una Dieta ricca in MUFA. Metodi: Secondo un disegno di studio randomizzato a gruppi paralleli, 43 pazienti con T2D hanno completato un intervento isocalorico di 8 settimane con una dieta MUFA (n=22) o una dieta multifattoriale (n=21). All’inizio e alla fine dell’intervento nutrizionale, sono stati prelevati campioni di sangue a digiuno e durante le 4 ore successive ad un pasto test, simile per composizione alle diete assegnate, per la valutazione degli acidi grassi a corta catena tramite Gascromatografia a rilevatore a ionizzazione di fiamma (GC-FID). Risultati: La dieta ricca in MUFA, rispetto alla Dieta Multifattoriale, ha ridotto le concentrazioni di acido acetico sia a digiuno (p=0.022 tra le 2 diete) che nel periodo postprandiale (p=0.024 tra le 2 diete). L’acido propionico non differiva dopo i due interventi. L’acido butirrico si è ridotto significativamente dopo l’intervento con la dieta ricca in MUFA, rispetto alla dieta multifattoriale, 4 ore dopo il pasto test (p=0.028 tra i 2 interventi). Conclusioni: In conclusione, i risultati dello studio indicano che una Dieta ricca in MUFA, caratterizzata da una ridotta quantità di fibre e di altre componenti, induce una riduzione della capacità fermentativa del microbiota intestinale in soggetti con T2D, rispetto ad una Dieta Multifattoriale.