I bambini e gli adolescenti trascorrono gran parte della loro quotidianità in ambienti scolastici. Secondo la Position Statement dell’ISPAD le scuole devono garantire che i ragazzi con Diabete Mellito tipo 1 (DMT1) frequentino un ambiente sicuro che consenta un adeguato controllo della malattia e che faciliti la loro piena partecipazione alle attività educative. Al fine di migliorare la qualità di vita dei giovani ed evitare complicanze a breve e lungo termine risulta fondamentale che gli insegnanti conoscano le corrette prassi della gestione del DMT1: la letteratura, tuttavia, evidenzia un elevato livello di ansia dei docenti nella gestione della glicemia, scarsa comunicazione tra scuola e famiglia e la necessità, per molti genitori, di cambiare abitudini lavorative per seguire i figli durante l’orario scolastico. La Diabetologia Pediatrica dell’AOPD di Padova ha avviato una sorveglianza relativa alle criticità della gestione del DMT1 in ambito scolastico. Essa si basa sull’utilizzo di self-report sull’ansia (STAI-State Trait Anxiety Inventory), somministrato a genitori ed insegnanti, di self report sull’auto-efficacia (Scala del senso di autoefficacia) per gli insegnanti e di questionario ad hoc con cui i genitori valutano la percezione dell’aiuto offerto dai docenti ai figli durante l’orario scolastico. I risultati di tali indagini vengono quindi correlati con le metriche diabetologiche: HbA1c, TIR, TAR e TB permettendo di evidenziare i fattori sociodemografici, psicologici e sociali associati ad un miglior controllo glicometabolico durante l’orario scolastico. Dal 2021, la nostra equipe ha formato 150 scuole sulla gestione del diabete, per 40 delle quali è stato attuato un intervento individualizzato. Inoltre, per permettere la partecipazione alle attività didattiche di 10 bambini con DMT1, è stato compilato un protocollo circa le possibili azioni di cura. In età pediatrica, la gestione del DMT1 a scuola rappresenta ancora un problema rilevante: un’analisi in questo ambito può contribuire a migliorare l’autogestione, a tranquillizzare i genitori e rendere più sereno l’approccio da parte degli insegnanti e a permettere allo studente diabetico di vivere la scuola come un posto sicuro e collaborativo.