Introduzione: Il diabete mellito (DM) è associato ad una peggiore prognosi in seguito ad infezione da virus SARS-CoV-2. L’obiettivo di questo studio è stato quello di valutare la risposta al vaccino per tale virus, relativamente al livello sierico di anticorpi (Ab), in soggetti con e senza DM. Metodi: Tra febbraio e luglio 2021 sono stati arruolati n=128 soggetti con DM e n=179 soggetti di controllo che rispondevano ai seguenti criteri: completamento del ciclo vaccinale con due dosi di vaccino ad mRNA, e assenza di precedente positività per la ricerca del SARS-Cov2 e patologie onco-ematologiche. Gli Ab rivolti verso la proteina spike del virus sono stati dosati dopo 1 e 6 mesi dal completamento della vaccinazione. Risultati: Ad 1 mese, i pazienti affetti da DM presentavano livelli di Ab significativamente minori rispetto ai soggetti di controllo (1216[747-1887] Vs 1462[922-2615] BAU/mL, p=0.005), anche dopo correzione per età (p=0.019) (figura 1). Nessuna differenza era presente tra i soggetti affetti da DM tipo 1 e DM tipo 2 (1253[861-1887] Vs 1156[655-1944] BAU/mL, p=0,568). Dopo 6 mesi il livello degli Ab si riduceva significativamente sia nei pazienti con DM che nei soggetti di controllo (p<0.001). La riduzione del livello degli Ab tra il tempo 1 e 6 mesi non differiva tra i soggetti con DM rispetto ai controlli (delta Ab: -1235[-1957 – -700] Vs -1151[-2191 – -774] BAU/mL, p= 0.45). Nei soggetti con DM, nessuna differenza di Ab veniva individuata dividendo la popolazione per la presenza di abitudine tabagica, obesità, ipertensione, dislipidemia, altre patologie autoimmuni, complicanze micro- e macro-vascolari. Nei soggetti con DM, i livelli di Ab ad un mese correlavano positivamente con i livelli di eGFR al basale (rho=0.190, p=0.042), nessuna correlazione significativa con BMI, HbA1c e livelli di glicemia a digiuno. Conclusioni: I soggetti affetti da DM presentano un livello di Ab più basso ad un mese dal completamento del ciclo vaccinale. La concentrazione sierica degli Ab si riduce in maniera significativa sia nei soggetti con DM che nei soggetti di controllo, ma in maniera simile nei due gruppi nel tempo. Figura 1.