Le donne con diabete di tipo 2 (DM2) presentano un rischio più elevato di sviluppare malattie cardiovascolari (CVD) rispetto agli uomini con DM2. In soggetti con DM2 e prediabete è stato osservato un ridotto metabolismo miocardico di glucosio (MrGlu), considerato un fattore di rischio per CVD. Tuttavia, non è ancora noto se esistano differenze legate al sesso nel MrGlu miocardico. Obiettivo di questo studio è stato quello di valutare le differenze legate al sesso nel MrGlu miocardico in soggetti con normale tolleranza glucidica (NGT), prediabete e DM2. Sono stati studiati 57 soggetti con NGT (n=20), prediabete (n=11) e DM2 (n=26). A tutti i soggetti è stato valutato il MrGlu miocardico attraverso 18F-FDG-PET cardiaca dinamica combinata con il clamp euglicemico iperinsulinemico che ha consentito di stimare anche la sensibilità insulinica periferica, corretta per massa magra (MFFM). Il 18F-FDG è stato somministrato a distanza di 60 minuti dall’inizio dell’infusione dell’insulina, tempo in cui si raggiungeva lo steady-state, e il clamp euglicemico iperinsulinemico proseguiva fino al termine delle scansioni PET. Le donne con prediabete e DM2 presentavano maggiori differenze in MFFM e MrGlu miocardico rispetto agli uomini con prediabete e DM2 quando confrontati con le loro controparti NGT. Rispetto alle donne con NGT (25.74±6.91 mmol/min/100g), le donne con prediabete avevano una riduzione del 35% del MrGlu miocardico (16.77±7.29 mmol/min/100g; P=0.01) e quelle con DM2 una riduzione del 75% (6.66±7.00 mmol/min/100g; P=0.005). Al contrario, rispetto agli uomini con NGT (28.39±5.4 mmol/min/100g), solo gli uomini con DM2 mostravano una riduzione del 41% del MrGlu miocardico (16.91±10.1 mmol/min/100g; P=0.007), mentre non vi erano differenze significative con gli uomini con prediabete. Il test di interazione tra sesso e tolleranza glucidica sul MRGlu miocardico (P<0.0001) era significativo, suggerendo così un’associazione sesso-specifica. I nostri dati suggeriscono che un ridotto metabolismo miocardico di glucosio è un’alterazione precoce che si può osservare già nelle donne con prediabete. Nei soggetti con DM2, l’insulino-resistenza cardiaca potrebbe essere un importante fattore responsabile dell’aumentato rischio di CVD nelle donne rispetto agli uomini.