Introduzione: è indispensabile fare ogni sforzo organizzativo per fronteggiare la pandemia Diabete Mellito, così da fornire risposte non soltanto efficaci ma anche rapide ai bisogni assistenziali dei pazienti. La nostra Struttura, per superare la modalità del collocamento del paziente in lunghe liste d’attesa, che costituiscono criticità ben nota della Sanità pubblica e impediscono la tempestiva accessibilità ai Servizi, ha organizzato la modalità di Accesso Diretto per pazienti residenti in qualunque distretto sanitario di Torino, garantendo la visita specialistica diabetologica in giornata o entro pochi giorni per:
-Nuova diagnosi di diabete
-Primo accesso/ritorno al Servizio dopo almeno 1 anno
-Urgenza reale o relativa
Scopo: valutare la possibilità di azzerare, tramite l’accesso diretto, le liste d’attesa della nostra Struttura. Valutare la % di pazienti provenienti da altri distretti sanitari. Metodi: i pazienti, senza prenotazione, con impegnativa del Medico di Medicina Generale, afferiscono, 2 giorni/ settimana, direttamente al Servizio, accedendo a visita diabetologica il giorno stesso o, in caso di afflusso ingente, nei giorni immediatamente successivi; il triage viene effettuato dal personale infermieristico. Risultati: il conteggio dei dati del 1°trimestre anno 2016 ha registrato il numero assoluto di 347 accessi diretti; la percentuale di accessi da parte di diabetici extra distrettuali è stata del 44,5%. Il confronto degli accessi diretti del 1°trimestre 2017 vs 1°trimestre 2016 (433 vs 347) mostra un incremento di circa il 20%. Non esistono liste d’attesa per l’accesso alla nostra Struttura. Conclusioni: l’accesso diretto, che si somma alle ordinarie attività del Servizio (visite programmate, screening complicanze, ecc.), ha permesso di dare risposta in tempi rapidi ai bisogni emergenti o urgenti dei pazienti diabetici, non soltanto domiciliati nel Distretto 1, ma anche in altri distretti/Asl della città di Torino. Senza tale risorsa organizzativa i pazienti pervenuti alla nostra Struttura avrebbero effettuato probabilmente accessi impropri in Pronto Soccorso, o avrebbero dovuto attendere per alcuni mesi una visita specialistica, con differimento anche a lungo termine degli interventi idonei e possibile peggioramento della situazione clinica.