Introduzione: abbiamo dimostrato che l’autoimmunità contro l’insulina nel diabete tipo 1 (DT1) può dipendere da neo-epitopi indotti da modificazioni ossidative post-traduzionali (oxPTM). Anticorpi specifici conto forme ossidate di insulina (oxPTM-INS-Ab) sono presenti nella maggior parte dei pazienti con DT1 e precedono lo sviluppo del DT1, potendo quindi fungere da potenziale marcatore diagnostico e predittivo. Abbiamo valutato il potenziale predittivo degli oxPTM-INS-Ab confrontandolo con quello degli autoanticorpi beta-cellulari standard. Metodi: abbiamo utilizzato sieri ottenuti dallo studio ABIS, caratterizzati per gli autoanticorpi beta-cellulari contro insulina (IAA), decarbossilasi dell’acido glutammico (GADA), tirosin-fosfatasi 2 (IA-2A) e trasportatore 8 dello zinco (ZnT8). Abbiamo confrontato sensibilità, specificità e accuratezza degli oxPTM-INS-Ab rispetto a IAA, GADA, IA-2A e ZnT8A in 55 bambini positivi ad almeno un anticorpo; di questi 23 hanno sviluppato il DT1 (pre-DT1) e 32 non l’hanno sviluppato (non progressors, NP), dopo un follow-up mediano 10.8 anni. Risultati: gli oxPTM-INS-Ab erano più frequenti nei pre-DT1 rispetto ai NP (82% vs. 19%; p<0.0001). Al contrario, la prevalenza di GADA, IAA o ZnTA non differiva tra i due gruppi. IA-2A era maggiormente prevalente nei pre-DT1 rispetto ai NP (69.5% vs 13%, p<0.0001). Secondo l’analisi ROC, oxPTM-INS-Ab era il marcatore più sensibile e specifico (74% sensibilità, 91% specificità), seguito da IA-2A (71% sensibilità, 91% specificità). GADA, IAA e ZnT8A mostravano minor sensibilità (65%, 50% e 58%, rispettivamente) e specificità (66%, 68%, 70%, rispettivamente). L’accuratezza di oxPTM-INS-Ab era superiore a quella di GADA e IAA (p=0.003 e p= 0.0017, rispettivamente) e simile a quella di IA-2A e ZnT8A (p= 0.896 e p=0.06, rispettivamente). Conclusioni: il presente studio conferma che le modifiche ossidative sono coinvolte nello sviluppo di autoimmunità beta-cellulare e propone oxPTM-INS-Ab come nuovo biomarcatore di DT1. oxPTM-INS-Ab può identificare soggetti che sviluppano DT1 con accuratezza maggiore rispetto a marcatori standard come GADA e IAA.