In questo studio ci siamo proposti di caratterizzare il ruolo dell’asprosina (Asp), un’adipochina di recente identificazione. Per valutare se Asp potesse intervenire nella modulazione del metabolismo glucidico abbiamo misurato l’espressione di un enzima chiave per il metabolismo epatico, la fosfoenolpiruvato carbossi chinasi (PEPCK) in epatociti umani, HepG2, trattati con Asp ricombinante (100 nM per 24 e 48 ore). I livelli di mRNA di PEPCK mostravano una tendenza non significativa all’aumento dopo 24 ore, per risultare poi significativamente aumentati dopo 48 ore (+501±50,6%; p<0,01, n=24). A conferma del potenziale ruolo di Asp nella modulazione del metabolismo epatico, abbiamo poi valutato se l’esposizione delle HepG2 a stimoli volti a mimare condizioni di iperglicemia (HG, 30 mM) o infiammazione (CRP, 25µg/µl, proI) modulasse l’espressione del recettore specifico per Asp, OR4M1. I livelli di OR4M1 risultavano significativamente ridotti in entrambe le condizioni: HG -93±15 (p<0,01 vs. cellule di controllo mantenute in presenza dello zucchero inerte Mannitolo, n=6); proI -85±12 (p<0,05, n=6). Specularmente, l’esposizione di adipociti 3T3L1 a HG o proI risultava in un significativo incremento dei livelli di mRNA di Asp: HG +70±3,1% (p<0,05, vs M n=3); proI (TNFα, 2,5nM) +50±3,1% (p<0,05, n=3). Al contrario se gli adipociti 3T3L1 venivano mantenuti per 24 ore in camera ipossica (O2 2%) per simulare la carenza di ossigeno alla quale sono soggetti gli adipociti di soggetti obesi, ma in assenza di agenti tossici, si osservava una riduzione dei livelli di mRNA di Asp (-45±5,3% vs. adipociti di controllo mantenuti in normossia, p<0,05, n=4). I dati fin qui ottenuti supportano l’ipotesi che Asp possa avere un ruolo nella regolazione del metabolismo glucidico e offrono spunti per caratterizzare il ruolo di questa adipochina nelle diverse condizioni di obesità; in particolare, il dato, apparentemente contraddittorio, relativo alla riduzione di Asp in condizioni ipossiche potrebbe aiutare a comprendere i risultati di studi clinici che mostrano livelli circolanti di questa adipochina ridotti in bambini obesi ed aumentati in soggetti adulti affetti da obesità; è possibile, infatti, ipotizzare che nel tessuto adiposo dei primi prevalgano condizioni ipossiche rispetto allo stato infiammatorio che è invece ben evidente in età adulta.