Scopo dello studio è valutare la prevalenza di donne con GDM inserite nel PDTA della ASL Toscana Centro Area Pistoiese, individuarne le caratteristiche per età e nazionalità e determinare la percentuale di follow up dopo la gravidanza per una riclassificazione dello stato glicometabolico.
Il campione comprende le donne che hanno effettuato OGTT in gravidanza nel triennio 2015-2017.
Nel triennio sono state effettuate complessivamente 6200 OGTT con una percentuale di GDM compresa tra 16 e 18%. Negli anni si è registrato un progressivo aumento di donne straniere con GDM (22% nel 2015 e 39% nel 2017), provenienti soprattutto da Pakistan, Marocco, Africa Nord Occidentale ed Est Europa. L’età media è di 25 anni per le straniere e 35 per le italiane. Il 30% delle pazienti con GDM è stata trattata con Insulina durante la gravidanza. Il 42% delle donne con pregresso GDM effettua il follow-up. Tra queste sono stati diagnosticati IFG o IGT nell’8% dei casi nel 2015, 12% nel 2016 e 22% nel 2017.
I dati ottenuti evidenziano che la prevalenza di donne con OGTT positiva per GDM ed entrate in PDTA specifico è del 16-18%. Una donna su sei che effettua OGTT risponde ai criteri diagnostici per GDM. Questo dato mostra un aumento medio rispetto al triennio precedente. L’OGTT risulta pertanto un’utile procedura di screening standardizzata, anche nelle donne apparentemente a basso rischio.
Dallo studio emerge un aumento crescente del numero di pazienti straniere con GDM (38% del triennio 2015-2017 rispetto al 25% del precedente triennio), fenomeno legato anche all’incremento dei flussi migratori.
Solo il 42-43% delle donne con DMG effettua follow-up dopo il parto e di queste una percentuale crescente presenta IFG o IGT (8% nel 2015 e 22% nel 2017).
Si rende necessario implementare l’adesione al follow-up come strumento per inserire la paziente in un percorso assistito che permette di individuare precocemente e trattare le donne maggiormente a rischio di DM2 o alterazioni glicometaboliche minori (IFG e IGT).