Abstract
Le cellule progenitrici endoteliali putative circolanti (pEPC) possono essere identificate dall’espressione di combinazioni di marker antigenici superficiali comprendenti CD34, CD117, CD 133 e/o la chinasi recettore dominio inserto (KDR) in diverse combinazioni. In un precedente lavoro abbiamo dimostrato che i soggetti con diabete tipo 2 (DM2) avevano livelli significativamente più bassi di un range di pEPC confrontato con i controlli, correlando negativamente con la presenza delle complicanze del diabete. Lo scopo di questo studio è stato il follow-up della coorte di soggetti esaminati dal 2006 al 2007 per valutare se i livelli basali di pEPC fossero associati a mortalità a lungo termine (>10 anni) dopo la valutazione basale (2007-2017). Dei 98 soggetti DM2 esaminati dal 2006 al 2007 il 15,3% sono morti nel periodo di follow-up, l’80% per causa cardiovascolare. I livelli basali di pEPC (esprimenti CD34/CD133, CD117/KDR, CD133/KDR, CD34/CD133/KDR) erano significativamente più bassi di circa il 50% nei pazienti che morirono. L’analisi ROC ha rivelato un potere predittivo significativo di mortalità dei livelli di pEPC esprimenti CD34/CD133 (AUC=0,74, 95% CI: 0,63-0,82 p=0,0002). Stratificando le popolazioni di pEPC in livelli “alti” e “bassi” abbiamo osservato che la sopravvivenza cumulativa era significativamente maggiore nei pazienti con “alti” livelli di combinazioni di pEPC esprimenti CD177/KDR, CD133/KDR e CD34/CD133/KDR. Il nostro studio dimostra che, in addizione ai classici fattori di rischio, anche i bassi livelli di un range di pEPC, così come determinate associazioni di pEPC possono indipendentemente predire l’aumento del rischio di mortalità in un periodo di 10 anni di follow-up, e che invece altre determinate associazioni di “alti” livelli di combinazioni di pEPC sono associate ad una maggiore sopravvivenza, suggerendo quindi l’uso potenziale di specifiche combinazioni di pEPC come marker surrogato di mortalità a lungo termine nei DM2.
Tipo: PD
Codice: 92