Background: la presenza del diabete pregestazionale (PDG) o gestazionale (DG) si associa ad un elevato rischio di morbilità materno-fetale. Meno nota è l’incidenza di tale morbilità in realtà socio-sanitarie dove le gestanti sono sottoposte a monitoraggio della condizione metabolica e dei fattori di rischio. Scopo di questo lavoro è quello di valutare il rischio di macrosomia, parto cesareo e sofferenza neonatale in una larga coorte di donne con diagnosi di DG e PDG confrontate con una popolazione di donne non diabetiche. Metodi: la popolazione studiata comprende tutte le donne che hanno partorito in Toscana dopo la 22a settimana negli anni 2012-16, individualizzate mediante certificato di assistenza al parto (CeDAP) e che hanno eseguito OGTT dopo la 16a settimana di gravidanza. Per la diagnosi di DG abbiamo usato un algoritmo validato (Diabetes Res Clin Pract. 2017;132:149-156) includendo le donne che dopo OGTT avevano ricevuto una prescrizione di visita diabetologia e/o programma educazionale e/o terapia insulinica e/o avevano eseguito OGTT nel post-partum. Le donne con PDG venivano estrapolate dalla database regionale. Le restanti sono state considerate normotolleranti glucidiche (NGT). Nei tre gruppi abbiamo valutato il rischio di macrosomia (peso neonatale>4Kg), di parto cesareo e di sofferenza neonatale (Apgar<=7). Risultati: su 85075 parti il rischio relativo (RR) di macrosomia è risultato il doppio nel PDG: RR: 2.00 (95% IC: 1.54-2.58) p<0.0001, ma al contrario significativamente ridotto nel DG: RR: 0.89 (0.81-0.98); p=0.02. Il rischio di parto cesareo sia in urgenza che in elezione risultava incrementato sia nel DG che nel PDG: DG: RR: 1.11 (1.05-1.17) p=0.0002 e RR: 1.38 (1.31-1.45); p=0.0001; PDG: RR 1.28 (1.05-1.57) e 2.02 (1.72-2.37); p=0.0001. La sofferenza neonatale mostrava un trend all’incremento non significativo nel DG e nel PDG RR: 1.12 (0.92-1.39) e RR: 1.59 (0.80-3.16). Conclusioni: il rischio di macrosomia si conferma nel PDG, mentre la presenza di DG si associa ad una sua significativa riduzione, suggerendo una efficace prevenzione di questa complicanza. La condizione diabete sia PDG che DG aumenta il rischio di taglio cesareo, senza evidenza di modificazione di rischio di danno neonatale.