Scopo di questo studio osservazionale retrospettivo è stato quello di confrontare gli esiti materno-fetali nelle pazienti con diabete gestazionale (GDM) in dieta (GDMd) rispetto alle pazienti con diabete gestazionale in insulina (GDMi).
Sono state valutate 649 donne con GDM, diagnosticato secondo IADPSG, afferenti alla Diabetologia e Ostetricia dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dal 2012 al 2016. Il 72.6% delle donne erano europee, di età media 34.2±5.1 anni, in sovrappeso nel 27% e obese nel 23% dei casi; nel 22.3% di queste pazienti è stato necessario iniziare terapia insulinica.
Le donne con GDMi erano prevalentemente non caucasiche, avevano un BMI pregravidico maggiore (28.6±6.7 vs 25.5±5.7 kg/m2, p<0.0001), una storia di GDM precedente e un numero maggiore di tagli cesarei (TC) pregressi rispetto alle donne con GDMd. La frequenza di glicemia a digiuno >92 mg/dl all’OGTT era significativamente più elevata nelle gravide con GDMi rispetto a quelle con GDMd (54% vs 40%, p<0.002).
Le pazienti con GDMi sono state maggiormente indotte (80% vs 53%, p<0.0001) e hanno partorito ad un’epoca gestazionale più precoce (37+6 vs 38+5 sg, p<0.0001), hanno avuto un’aumentata incidenza di TC in travaglio (18.4% vs 9.8%) e un’incidenza maggiore di neonati con peso superiore a 4000 g (6% vs 3%, n.s.) rispetto alle donne con GDMd.
L’analisi multivariata ha mostrato che il rischio di TC in travaglio è aumentato di 2 volte nelle pazienti con GDMi (OR=1.97, 95% CI 1.01-3.86) e di più di 2 volte nelle pazienti indotte (OR=2.68, 95% CI 1.33-5.41) mentre è ridotto nelle pazienti in partoanalgesia (OR=0.44, 95% CI 0.22-0.86). Inoltre il rischio di parto prematuro (<37 sg) è risultato superiore di quasi 3 volte nelle donne GDMi (OR=2.87, 95% CI 1.37-5.99) rispetto a GDMd. Gli esiti neonatali peripartum non sono risultati differenti nei 2 gruppi analizzati.
Conclusioni: le pazienti con una glicemia a digiuno patologica (> 92 mg/dl) all’OGTT hanno una maggiore probabilità di iniziare l’insulina rispetto alle pazienti con OGTT positivo ma basale normale. Il trattamento con insulina aumenta il rischio di induzione e di TC in travaglio, ma non modifica gli outcomes feto-neonatali.