Il diabete gestazionale (GDM) è una frequente complicanza della gravidanza, con importanti implicazioni potenziali sia per la madre che per il feto. Alcuni studi hanno suggerito che le alterazioni tiroidee possano verificarsi più frequentemente nelle donne affette da GDM. Obiettivi: definire intervalli di riferimento della funzione tiroidea specifici per trimestre, nel campione; valutare se tali valori siano alterati nelle donne con GDM ed essere un marker precoce di GDM. Materiali e Metodi: i dati sono stati ottenuti da uno studio prospettico (Trilogy), condotto su gravide, presso l’AOUI di Verona, unico criterio di esclusione era la preesistente diagnosi di diabete. Le gestanti sono state sottoposte a 75g-OGTT alla 14-16 e 24-26 sett. ed a misurazione della glicemia a digiuno a 30-32 sett. Campioni di sangue ed urine sono stati raccolti ad ognuna di queste visite ed a circa 6 mesi dal parto. Sono stati selezionati 2 gruppi di donne: 150 donne apparentemente sane con gravidanza e parto fisiologici e 101 donne con GDM. In tutti, sono stati dosati TSH, fT4 e ioduria in ciascun trimestre ed Ab-TPO nel 1°. Sono stati esclusi 11 soggetti per alterazioni del TSH o positività anticorpale, pertanto 139 gravide hanno costituito il campione sano di controllo. Risultati: l’intervallo di riferimento del TSH è risultato 0.43-4.21 mU/L nel 1° trimestre e marginalmente diverso nei trimestri successivi. I valori di FT4 hanno mostrato una progressiva riduzione durante la gestazione ed erano correlati negativamente al BMI, al contrario dei valori di TSH che non hanno mostrato correlazioni. I dosaggi di fT4 sono risultati più elevati nelle donne con GDM rispetto ai controlli in tutta la gravidanza. TSH era simile tra i gruppi nei primi due trimestri ma si riduceva progressivamente nelle GDM diventando statisticamente significativo nel terzo. Ab-TPO e ioduria non hanno mostrato differenze. I valori di fT4 sono risultati un predittore indipendente di GDM, insieme agli altri già attesi. Conclusioni: il TSH non mostra cambiamenti significativi durante la gravidanza, quindi i limiti usati per stabilire un possibile intervento terapeutico con L-tiroxina, sulla base delle linee guida, dovrebbero essere adattati alla nostra popolazione.