Abstract
Introduzione: è noto da studi randomizzati con breve follow-up e piccola numerosità che il conteggio del carico glicemico (C-CG) rispetto a quello dei carboidrati (C-CHO) migliora la risposta glicemica postprandiale (RGP) e la variabilità glicemica in pazienti con diabete tipo 1(DT1). Obiettivo: Confermare in un’ampia casistica tratta dalla vita reale, con una valutazione teorica, la maggiore efficacia del C-CG rispetto al CCHO nel controllare la RGP in pazienti con DT1. Metodo: sono stati analizzati i diari alimentari di 20 pazienti con DT1 corrispondenti a 437 pasti, che riportavano anche i valori di glicemia pre- e postprandiale e le dosi di insulina praticate secondo schemi fissi o trial-and-error. Sono stati calcolati i rapporti Insulina/carboidrati (I/CHO) e Insulina/carico glicemico (I/CG) per ciascun tipo di pasto e paziente, la dose di insulina teorica da praticare in base al rapporto I/CHO o I/CG e le differenze tra le dosi teoriche e quelle effettuate (Diff-Ins). Queste differenze sono state messe in relazione con le variazioni di glicemia postprandiale. Risultati: la Diff-Ins non era diversa con l’I/CHO (-0.41±3.9 UI) o l’I/CG (-0.34±4.2 UI) (p=0.31). Tuttavia, nei pasti nel tertile più alto di CG (>39.4) la Diff-Ins era maggiore con l’I/CG (1.6±5.4 UI) che con l’I/CHO (1.2±4.8 UI) (p=0.034). Anche nei pasti nel tertile più basso di CG (<20.9) era maggiore la Diff-Ins I/CG (-1.7±2.8 UI) (p=0.07) rispetto alla DI/CHO (-1.6±2.9 UI). Coerentemente, le variazioni di glicemia erano nel senso dell’aumento (11±68 mg/dl) nel tertile più alto di CG e nel senso di una riduzione (-5.8±63 mg/dl) nel tertile più basso (p=0.026). Nel campione intero, in 66 casi su 108 in cui la glicemia postprandiale era >180 mg/dl la dose calcolata con C-CG era più alta che con C-CHO, mentre in 52 casi su 97 in cui GP <100 mg/dl la dose calcolata con C-CG era inferiore a quella calcolata con C-CHO (p=0.024 test χ2). Conclusioni: il C-CG adegua la dose di insulina alla qualità dei CHO prevedendo una dose maggiore in caso di pasti ad alto CG e minore nei pasti a basso CG. Applicato ad un setting di vita reale il C-CG avrebbe consentito di raggiungere il target glicemico postprandiale ottimale in una percentuale superiore dei casi rispetto al C-CHO.
Tipo: PD
Codice: 139