Background: Di recente, la telemedicina si è rivelata uno strumento utile per la gestione del diabete e, in particolare, risulta essere una modalità di assistenza preferenziale in situazioni che limitano l’accesso dei pazienti ai centri di follow-up. Lo scopo dello studio è stato valutare le variazioni delle principali metriche del controllo glicemico in un gruppo di pazienti con diabete tipo 1 (DMT1) utilizzatori di un sistema ad ansa chiusa ibridi avanzati (AHCL) seguiti in telemedicina e in un setting di regime ambulatoriale convenzionale dopo un anno di follow-up. Materiali e metodi: Lo studio è stato condotto su un totale di 170 soggetti con DMT1 in terapia con un sistema AHCL, di cui 94 pazienti seguiti in telemedicina e 76 con visite ambulatoriali in sede presso il centro anti-diabete dell’AOU Luigi Vanvitelli. I dati sui parametri del controllo glicemico e la terapia insulinica registrati sul sistema AHCL sono stati raccolti al basale, dopo sei mesi e dopo un anno di follow-up. Risultati. Al basale, i due gruppi erano omogenei per le caratteristiche cliniche e demografiche. Ad un anno di follow-up, in entrambi i gruppi è stata osservato un miglioramento statisticamente significativo del controllo glicemico, espresso come riduzione dei livelli di HbA1c (P<0.001) e di Glucose Management Indicator (GMI) (P<0.001), aumento del TIR (P<0.05) e riduzione del TAR1 (P<0.001), senza variazioni significative delle dosi di insulina totali. Conclusioni: L’uso di un sistema AHCL è associato ad un miglioramento dei principali parametri del controllo glicemico dopo un anno sia nei pazienti seguiti in telemedicina che in quelli in visite ambulatoriali dal vivo, suggerendo che entrambi gli approcci sono modalità di assistenza efficaci nel management del DMT1.