Nel diabete tipo 1 (DM1), la chemochina pro-infiammatoria CXCL10 contribuisce al reclutamento di cellule-T patogeniche a livello delle isole pancreatiche, partecipando pertanto alla distruzione β-cellulare. CXCL10 è espressa nelle isole pancreatiche sia murine che umane, in corso di diabete autoimmune; tuttavia, non è stato ancora chiarito lo specifico pattern di espressione nei sottotipi di cellule endocrine. Pertanto, lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare il pattern di espressione di CXCL10 nelle isole pancreatiche nel DM1, sia nell’uomo che nel topo NOD. Sono state valutate l’espressione di CXCL10 nelle α- e β-cellule tramite immunofluorescenza (CXCL10-INS-GCG) e la percentuale di colocalizzazione (%col) CXCL10-INS e CXCL10-GCG, in sezioni pancreatiche di topi di controllo e NOD (C57Bl6/J, NOD-SCID, NOD normoglicemici -NG- e NOD con recente insorgenza di diabete -RD-) e di soggetti con DM1 (n=6) di recente diagnosi (3-9 settimane) inclusi nello studio DiViD (Diabetes Virus Detection Study).
CXCL10 non è risultata espressa nelle isole pancreatiche di topi C57Bl6/j e NOD-SCID, mentre era espressa nei NOD, sia NG che RD, dimostrando che, per l’espressione di CXCL10, la flogosi è un requisito fondamentale. L’espressione di CXCL10 era maggiore nei topi NOD RD vs NG (p<0.01) e correlava positivamente con l’area dell’infiltrato linfocitario (r=0.44, p=0.022). Sorprendentemente, nei topi NOD diabetici, CXCL10 era espressa preferenzialmente nelle α-cellule (p<0.01) e la % col CXCL10-GCG risultava maggiore nei NOD RD vs NG (p<0,001). Nei soggetti DM1, la % col CXCL10-GCG era maggiore vs % col CXCL10-INS (p=0.003) ed era indipendente dalla presenza di α-cellule residue. I dati indicano che CXCL10 è preferenzialmente espressa nelle α-cellule, sia murine che umane, nel DM1, ipotizzando un loro importante ruolo nel reclutamento di linfociti-T nelle isole pancreatiche e nel danno β-cellulare.