Abstract
Introduzione: la deprescrizione di terapie anditidiabetiche non necessarie nell’anziano potrebbe essere una strategia per migliorare la qualità dell’assistenza. Tuttavia, le evidenze disponibili sono insufficienti. L’obiettivo primario di questo studio osservazionale retrospettivo é verificare l’aderenza dei diabetologi agli standard di cura italiani 2016 in relazione ai target glicemici per il paziente anziano. L’obiettivo secondario è di verificare il potenziale impatto sulla pratica clinica dei cambiamenti nei target terapeutici negli standard di cura del 2018, e i potenziali effetti della deprescrizione nel trattamento del T2DM. Materiali e Metodi: abbiamo arruolato 387 persone con T2DM, età >75 anni, sottoposte a visita nel 2017, e nuovamente 6 mesi dopo, nei nostri ambulatori, registrando emoglobina glicata (HbA1c), terapia, comorbidità, incidenza di effetti avversi. Abbiamo ritenuto deprescrivibili i pazienti con HbA1c <10 mmol rispetto al target previsto dalle linee guida. Risultati: l’87,8% dei pazienti erano a target secondo le linee guida del 2016, il 62% erano deprescrivibili. I pazienti deprescrivibili avevano prevalenza maggiore di ipoglicemia (3.8% versus 0.8%, p=0.026) e minor utilizzo di analoghi rapidi dell’insulina (21.1% versus 32.8%, p=0.01) rispetto ai non deprescrivibili. Tra i pazienti deprescrivibili, il 22% sono stati effettivamente deprescritti. I pazienti deprescritti avevano una maggior prevalenza di ipoglicemia 11.6% vs 7.5% (p=0.01) e un maggior uso di sulfoniluree o glinidi 32.6% vs 9.2% (p<0.0001), mentre un pregresso infarto miocardico era associato a minor propensione a deprescrivere 8.7% vs 25.8 (p=0.015). Nei 46 pazienti deprescritti, nei successive sei mesi non si sono verificate ipoglicemie severe (versus 5 verificatesi nei sei mesi precedenti).l’HbA1c è incrementata (p<0.05) da 46.0± 5.3 a 53.0±12.5 mmo. Applicando al campione i target raccomandati negli Standard di Cura 2018, il 57.2% sarebbero stati a target, il 18.5% sopra, il 24.3% sotto.
Tipo: PD
Codice: 229