I pazienti diabetici tipo 1 (DT1) hanno un rischio cardiovascolare (CV) più elevato rispetto alla popolazione generale. Scopo: Valutare le differenze di genere nella prevalenza di patologie CV (CVD), fattori di rischio CV e rischio di CVD in una coorte di adulti DT1. Metodi: In uno studio osservazionale retrospettivo multicentrico italiano sono stati reclutati 1963 DT1. Sono stati registrati: principali variabili antropometriche e biochimiche, fattori di rischio ed eventi CV, terapie, patologie concomitanti e complicanze, parametri elettrocardiografici. Nei soggetti in prevenzione primaria è stato calcolato il rischio CV (Steno T1D Risk Engine). Risultati: La prevalenza di CVD nel T1D nei soggetti <=55 anni è simile tra maschi (M) e femmine (F) (così come nell’intera popolazione), mentre negli individui di età >55 anni è più alta nei M vs F (19.2% vs 12.8%; p=0.036). Dei 1925 soggetti in prevenzione primaria (1055 M e 870 F; 44±15 anni) le F sono più anziane (p<0.001) ma con simile età di insorgenza di diabete, meno attive fisicamente (p<0.001) con durata di malattia maggiore (p=0.002) e eGFR ridotta (p<0.001) vs M. I M sono più fumatori e consumatori di alcol (p<0.001), con BMI (p<0.005), pressione sistolica e diastolica (p<0.001), enzimi epatici (p<0.001) e lipidi (p<0.001) più elevati vs F, in assenza di differente trattamento CV. I M sono trattati più frequentemente con MDI (p<0.02), mentre le F con CSII (p<0.01). Le patologie autoimmuni (p<0.001) e la neuropatia motorio-sensoriale sono maggiori nelle F (p<0.003) vs M. Le anomalie ECGrafiche sono più frequenti nei M (p=0.03), la fibrillazione atriale nelle F (p=0.049). Dividendo per quartili di età, le F presentano un rischio CV inferiore a 5 e 10 anni rispetto ai M, ma solo fino ai 55 anni (primi tre quartili; p<0.001) e un miglior profilo di rischio CV. Conclusioni: Le donne con DT1 presentano la stessa prevalenza di CVD dell’uomo; tuttavia il rischio CV nelle donne di età <=55 anni è più favorevole rispetto agli uomini della stessa età.