DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE IN DIABETE TIPO 1: CONFRONTO MULTINIETTIVA VS MICROINFUSORE

Abstract

Obiettivo: i soggetti affetti da diabete mellito tipo 1 (T1DM) presentano un’incidenza maggiore di sviluppo di disturbi del comportamento alimentare (DCA),che si manifestano con atteggiamenti bulimici, tramite condotte di eliminazione e purging, e con induzione della glicosuria attraverso il sottodosaggio di insulina, con conseguente peggioramento del compenso metabolico. Scopo: valutare la presenza di DCA in soggetti con DMT1 ed identificare eventuali differenze della prevalenza di DCA in soggetti in terapia insulinica multiniettiva (MDI) e con microinfusore (CSII). Materiali e Metodi: sono stati arruolati soggetti con T1DM, in MDI e CSII, di età >18 anni. A tutti i soggetti sono stati somministrati i questionari Body Shape Questionnaire 34 items (BSQ), EDE-Q e Eating Disorder Inventory (EDI)-3, che identifica costrutti psicologici alla base dello sviluppo di DCA. Per tutti i soggetti sono stati valutati BMI ed emoglobina glicata (HbA1c). Risultati. Sono stati inclusi 126 soggetti (66 donne, età media 41±12 anni), 51% in MDI e 49% in CSII. I due gruppi, MDI e CSII, sono sovrapponibili per HbA1c e BMI. Il 23% della popolazione studiata presenta uno score BSQ compatibile con alterazione dell’immagine corporea. I soggetti in MDI presentano una prevalenza di score BSQ patologico maggiore rispetto ai soggetti in CSII (26.4% vs 16.3%). Nella popolazione femminile complessiva il 35% presenta score BSQ patologico (35% tra MDI e 15% tra CSII). Tra le classi EDI-3 è stata osservata una prevalenza elevata di score compatibili con alienazione interpersonale (50%), sovrapponibile nei gruppi. I soggetti in MDI presentano una prevalenza maggiore di score EDI-3 compatibili con tendenza al perfezionismo rispetto ai soggetti CSII. Conclusioni: nella nostra popolazione abbiamo osservato un’elevata prevalenza di alterazione dell’immagine corporea, disagio con il corpo e propensione a sviluppare DCA. Tali disturbi sembrano essere più frequenti tra i soggetti in MDI rispetto a quelli in CSII. Tali risultati suggerirebbero la necessità di un attento screening sulla possibile propensione a DCA al fine di identificare precocemente comportamenti che, sebbene non conclamati, possano determinare un peggior compenso metabolico e l’insorgenza di complicanze.


Tipo: PD
Codice: 158