Nonostante l’efficacia dei vaccini a mRNA nel prevenire le forme clinicamente gravi da COVID-19, infezioni in particolare da variante Omicron sono comunque riportate nei soggetti vaccinati, soprattutto in condizioni di iperglicemia. L’obiettivo di questo studio è di valutare gli effetti a breve termine dell’infezione da COVID-19 sul controllo glicemico di soggetti con diabete tipo 1 completamente vaccinati per COVID-19 e raccogliere anche i patient-reported outcomes. Questo studio osservazionale retrospettivo monocentrico è stato condotto su una serie consecutiva di pazienti con sistema di monitoraggio del glucosio interstiziale afferenti alla Diabetologia di Careggi, Firenze. Sono stati arruolati 25 individui, di cui 24 avevano ricevuto il booster vaccinale ed una paziente non era vaccinata. Dei soggetti vaccinati (età media 38±13 aa; 15 F, HbA1c 53.5±6.8 mmol/mol); durata del diabete 24±10 aa, 4 erano in terapia con sistema ibrido ad ansa chiusa (HCL). I sintomi riportati sono stati raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, tutti con forme asintomatiche o lievi. Non si sono riscontrate variazioni sui valori di glicemia media e variabilità glicemica nella settimana successiva al riscontro dell’infezione ( o comparsa dei sintomi) versus le due settimane precedenti o le due successive (ved. Tabella 1). Nei soggetti con HCL si è comunque osservato un aumento della dose insulinica media erogata durante l’infezione. Nella paziente non vaccinata, sottoposta a ventilazione meccanica assistita, la glicemia media ed il valore di TIR sono rispettivamente passati da 119 mg/dL e 86% nelle due settimane prima a 211 mg/dL e 26% durante l’infezione. Tutti i casi si sono verificati dopo il 15 dicembre, rendendo probabile il coinvolgimento della variante Omicron. La natura retrospettiva dello studio non ha consentito di raccogliere i dati relativi alle dosi insuliniche nei pazienti senza HCL. Nonostante il campione limitato, i risultati sembrano suggerire che l’infezione da COVID-19 in soggetti con piena copertura vaccinale determini un impatto limitato sul controllo glicemico almeno in soggetti che abbiano ricevuto un’adeguata istruzione alla gestione della terapia insulinica anche nei giorni di malattia.