Abstract
Background: l’amido rappresenta la principale fonte di energia nella dieta abituale. Il rapporto tra le sue componenti (amilopectina e amilosio) ne modifica le proprietà funzionali. L’aumento del contenuto in amilosio potrebbe ridurre la risposta metabolica postprandiale. Scopo: valutare in individui a rischio cardiometabolico elevato gli effetti del consumo di pane prodotto con farina di frumento ricca in amilosio, rispetto ad un pane convenzionale. Metodi: 20 individui (11M/9F, 48±19 anni, BMI: 30±3 kg/m2) hanno assunto in ordine casuale 3 pasti test a distanza di almeno una settimana l’uno dall’altro. I pasti differivano esclusivamente per la fonte di carboidrati: pane con circa 40% o 50%% di amilosio (pasto A e pasto B, rispettivamente) o pane convenzionale (controllo, con <30% amilosio). Dopo 4 ore di osservazione, i partecipanti consumavano un pranzo standard, uguale per tutte le tre giornate sperimentali, per valutare gli effetti metabolici durante il pasto successivo (second meal effect). Campioni ematici erano prelevati a digiuno, durante le 4 ore dopo il pasto test e fino a 2 ore dopo il pranzo standard. Risultati: i pani ricchi in amilosio riducevano significativamente il profilo glicemico (-17% per entrambi i pasti test; p<0.05) e quello insulinemico (-8%, p<0.05 solo per amilosio 50%) rispetto al controllo. Le differenze più marcate per la glicemia rispetto al controllo si osservavano nelle prime 2 ore dopo il pasto test: -26% e -18%, pasto A e B, rispettivamente, p<0.05. La risposta metabolica durante il successivo pranzo standard mostrava un trend non significativo di riduzione con i pani ad alto contenuto di amilosio. Conclusioni: il consumo di pane ricco in amilosio (>50%) migliora la risposta metabolica postprandiale in individui a rischio cardiometabolico elevato. Pertanto, i prodotti a base di farina ricca in amilosio potrebbero essere testati per i loro effetti sulla prevenzione e il trattamento del diabete tipo 2.
Tipo: PD
Codice: 115