Introduzione: Nei pancreas artificiali ibridi (PAI) l’insulina basale è infusa automaticamente in risposta alle variazioni della glicemia registrate dal monitoraggio in continuo (CGM), mentre i boli pre-prandiali sono calcolati dai pazienti. Attualmente sono disponibili 3 PAI per l’utilizzo clinico. Nessuno studio ha confrontato le performances di questi 3 PAI in uno stesso contesto clinico. Obiettivo: Confrontare i trend delle metriche del CGM all’inizio dell’utilizzo di 3 differenti PAI in pazienti adulti con diabete tipo 1 afferenti allo stesso centro. Materiali e metodi: Sono state raccolte le metriche CGM di due settimane prima e 1, 3 e 6 mesi dopo l’avvio della modalità automatica con il PAI_A (n=38), PAI_B (n=25), o il PAI_C (n=17) di tutti i pazienti afferiti sequenzialmente in un centro di diabetologia di terzo livello. Tutti i pazienti hanno ricevuto lo stesso programma di educazione terapeutica. I dati sono stati analizzati con un modello lineare generalizzato a due vie con misure ripetute confrontando l’andamento nel tempo tra i sistemi. Risultati: Il tempo trascorso con glicemia entro l’obiettivo (70-180 mg/dl) è aumentato significativamente nei pazienti con PAI_1 (basale 67±10%, 1 mese 72±8%, 3 mesi 70±9%, 6 mesi 75±10%; p= 0,005) e PAI_2 (basale 60±16%, 1 mese 75±10%, 3 mesi 75±10%, 6 mesi 73±8%; p 250 mg/dl è diminuito con PAI_1 e PAI_2 (p<0,05). Il coefficiente di variazione della glicemia è diminuito significativamente con il PAI_2 (p=0,019). Il tempo trascorso con glicemia <54 e <70 non si è modificato significativamente con nessun sistema. Conclusioni: Questi dati preliminari indicano che i PAI attualmente disponibili possono differire per il tempo necessario a raggiungere gli obiettivi glicemici. Ciò può dipendere dalle differenti caratteristiche specifiche degli algoritmi oltre che dall’uso non adeguato di profili più aggressivi/individualizzati e dovrebbe essere preso in considerazione nel gestire le aspettative dei pazienti durante l’implementazione iniziale dei PAI.