Efficacia della telemedicina sul controllo glicemico in pazienti anziani con DMT2 e monitoraggio FGM

Introduzione: Il monitoraggio della glicemia con sistema a scansione (FGM, flash glucose monitoring) ha dimostrato di migliorare il controllo glicemico nei pazienti affetti da diabete mellito tipo 2 trattati con terapia insulinica multiiniettiva. Allo stesso tempo, la telemedicina permette di prestare assistenza sanitaria anche a pazienti con limitate possibilità di spostamento. Scopo del lavoro: Lo scopo di questo trial clinico controllato randomizzato è stato quello di valutare l’efficacia di un sistema di telemedicina nel management della terapia insulinica multiiniettiva sulla base dei dati ottenuti dal monitoraggio con sistema FGM, in un gruppo di pazienti anziani residenti in RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale). Metodi: In questa analisi ad interim sono stati arruolati 65 pazienti, assegnati al gruppo di intervento (n=35) o al gruppo di controllo (n=30) e seguiti per 3 mesi. Il gruppo di intervento ha utilizzato il monitoraggio FGM e le dosi di insulina sono state modificate settimanalmente dal diabetologo; il gruppo di controllo ha mantenuto la terapia e il monitoraggio della glicemia capillare come di consueto, applicando un sensore Holter-like. Sono state quindi valutate le differenze nei parametri di variabilità e controllo glicemico tra le prime due settimane e le ultime due settimane di trattamento tra i due gruppi. Risultati: Nel gruppo di intervento, si è verificato un miglioramento significativo del Time in Range (TIR) (p=0.31) e dell’emoglobina glicata (HbA1c) (p=0.001), con una tendenza alla riduzione del Time Below Range (TBR) (p=0.12). Nel gruppo di controllo, si è verificato un aumento sia dell’HbA1c che del TIR, ma soprattutto del TBR, anche se in modo non significativo (p=0.38, p=0.90 e p=0.20 rispettivamente). Nel confronto tra i due gruppi, è emersa una variazione significativa nel TBR (p=0.044) e nell’HbA1c (p=0.013). Conclusioni: La telemedicina e i sistemi di monitoraggio FGM sembrano essere associati a un migliore controllo glicemico e, soprattutto, alla riduzione del rischio ipoglicemico nei pazienti anziani con diabete mellito tipo 2 trattato con terapia insulinica multiiniettiva.