Introduzione: dai trial sappiamo che liraglutide è efficace nel ridurre A1c, peso corporeo, PA e di modificare in senso favorevole l’assetto lipidico e la funzione endoteliale. Abbiamo analizzato i dati delle cartelle cliniche di un gruppo di pz trattati con liraglutide per avere un riscontro nella vita reale. Risultati: dall’analisi della nostra popolazione è emerso: durata media di trattamento con liraglutide di 4,5 anni; nel 80% dei casi in associazione con metformina 2500 mg die; nel 10 % in triplice associazione (liraglutide 1.2, metformina e sulfanilurea), e nell’altro 10% in associazione a sulfanilurea. La riduzione di A1c ottenuta con l’introduzione di liraglutide è stata mediamente di 1,7 punti percentuali, mentre il valore medio di glicata si è attestato a circa 6,65%. Da una prima osservazione è apparsa una relazione tra riduzione del peso e la riduzione dell’emoglobina glicata, ma dall’analisi statistica successiva, una correlazione di questo tipo è apparsa significativa solo nel 30% dei pazienti, mentre nel 60% è risulta debole. Nel 10% dei pz, addirittura, si è osservato un rapporto inverso statisticamente significativo. Nessuna influenza statisticamente significativa abbiamo evidenziato, invece, circa le modifiche della funzione renale, della pressione arteriosa e dell’assetto lipidico. Conclusioni: questa semplice osservazione di un campione random di pz trattati con liraglutide per un periodo medio di circa 4,5 anni, ci fa concludere che liraglutide è efficace nella riduzione dell’emoglobina glicata e che questa si mantiene per un lungo periodo. L’efficacia farmacologica del farmaco non è strettamente legata, almeno ai nostri dosaggi, alla sua capacità di ridurre il peso, poiché questo viene progressivamente recuperato nel corso dell’osservazione, pur mantenendosi invece il compenso glico-metabolico.