Abstract
Il diabete tipo 2 (DM2) è una malattia geneticamente complessa causata dall’interazione di fattori ambientali e genetici che portano ad alterazioni di funzione beta-cellulare (FBC) e sensibilità insulinica (SI). Obiettivo dello studio è stato valutare se il fenotipo metabolico alla diagnosi e/o la presenza di alcuni SNP di rischio per DM2 potessero predire l’evoluzione del compenso glicometabolico. A distanza di 6 anni dalla diagnosi 94 soggetti, regolarmente seguiti presso l’AOUI di Verona, sono stati richiamati e 52 (M/F=35/17; media±DS: età 64.1±9.2 anni, BMI: 28.3±5.7Kg/m^2, HbA1c 6.6±0.8%) hanno accettato di essere fenotipizzati per tratti clinici comuni, per FBC (OGTT-5h analizzato con modello matematico ad hoc) espressa come controllo derivativo (DC) e proporzionale (PC), per SI (M del clamp euglicemico iperinsulinemico), nonché per aterosclerosi (ATS) subclinica (eco-doppler delle aa. carotidi ed ECG) e funzionalità renale (eGFR e microalbuminuria). La FBC si è ridotta sia come DC (765±127 vs 493±85 pmol•m-2 BSA; p=0.04) che come PC (62±6.3 vs 49±5.7 pmol•min-1•m-2BSA•mmol/l; p=0.007), mentre la SI è rimasta sovrapponibile al valore misurato alla diagnosi (791±54 vs 805±63 umol/min/m2BSA; p=0.521). In analisi di regressione, il valore di HbA1c alla diagnosi e la variazione di PC nel tempo sono risultati associati ad evoluzione sfavorevole del compenso glicometabolico (p=0.001). L’allele A di rs7903146, l’allele G di rs7901695 (TCF7L2) e l’allele C di rs2384628 (GCKR) erano associati, rispettivamente, a riduzione di PC (p=0.006, p=0.02) e DC (p=0.04), mentre l’allele T di rs4675095 (IRS1) si associava a peggioramento di ATS subclinica (p<0.001). Nei pazienti del VNDS, dopo un follow-up medio di 6 anni, il patrimonio genetico si conferma in grado di influenzare la FBC con ripercussioni sul compenso glicometabolico e l’evoluzione delle complicanze.
Tipo: CO
Codice: 28