Introduzione: Lo scopo di questo studio è stato quello di identificare fattori predittivi di efficacia sull’HbA1c di SGLT2-inibitori e GLP-1RA, nel contesto della comune pratica clinica. Materiali e metodi: È stato condotto uno studio di coorte retrospettivo, arruolando una serie consecutiva di pazienti adulti con diabete mellito di tipo 2 afferenti all’ambulatorio di Diabetologia di Careggi – Firenze, che avessero ricevuto la prescrizione di un SGLT2-inibitore o di un GLP-1RA, assumendo continuativamente la terapia per almeno 6 mesi dalla prima prescrizione. I dati antropometrici, anagrafici e clinici relativi alla visita della prima prescrizione sono stati raccolti dalle cartelle cliniche, così come l’HbA1c a 6 mesi dall’inizio del farmaco: il trattamento è stato considerato un successo terapeutico in caso di raggiungimento di HbA1c a target secondo gli Standard di cura italiani (al momento dell’arruolamento) oppure in caso di riduzione dell’HbA1c >10 mmol/mol. Sono quindi state confrontate le caratteristiche di partenza dei pazienti per i quali la terapia avesse comportato un successo terapeutico con quelle dei pazienti per i quali il trattamento si fosse rivelato inefficace: successivamente è stata condotta un’analisi multivariata che includesse l’età e le caratteristiche significativamente differenti all’analisi univariata. Risultati: Su 236 pazienti ai quali era stato prescritto un SGLT2-inibitore, 148 hanno raggiunto il successo terapeutico: questi pazienti presentavano un’età media più bassa e un filtrato glomerulare stimato (eGFR) più alto rispetto agli insuccessi, ma solo l’età ha mantenuto la significatività statistica all’analisi multivariata (vedi Figura). Nella corte di pazienti in terapia con GLP-1RA (N=214) ci sono stati 146 successi, che presentavano una durata di malattia significativamente più breve, anche dopo aggiustamento per età ed HbA1c di partenza (vedi Figura). Conclusioni: Il presente studio si pone come un’analisi esplorativa di fattori associati a risposta terapeutica soddisfacente agli SGLT2-inibitori e/o GLP-1RA. I glicosurici sembrano mostrare una minore riduzione dell’HbA1c nei pazienti più anziani, mentre i GLP-1RA nei pazienti con una più lunga durata di malattia.