Scopo: Sebbene poco studiato, il disturbo dell’immagine corporea è uno dei problemi principali delle persone con obesità. Pertanto, gli obiettivi di questo studio sono due: in primo luogo, valutare se il disagio psicologico (vale a dire ansia, sintomi depressivi ed episodi di abbuffate) influisca sull’immagine corporea; in secondo luogo, indagare se l’età del primo incremento ponderale sia associata a un disagio psicologico e a un disagio dell’immagine corporea. Metodi: A 198 partecipanti sono stati somministrati questionari autovalutativi come Beck Depression Inventory (BDI), State Trait Anxiety Inventory (STAI), Binge Eating Scale (BES) e Body Uneasiness Test (BUT). Quindi è stata svolta una regressione gerarchica (per analizzare la relazione tra i punteggi BDI, STAI e BES e il punteggio GSI BUT, controllando per età, sesso e indice di massa corporea) e una MANOVA (per determinare eventuali differenze tra i gruppi con età di aumento ponderale diversa o tra i punteggi al BDI, STAI, BES e il GSI BUT). Risultati: Il sesso femminile (β=0,244, p<0,001), i sintomi depressivi (β=0,194, p<0,001) e gli episodi di abbuffate (β=0,309, p<0,001) erano correlati a un maggiore disagio dell’immagine corporea, mentre l’età avanzata sembrava avere minore impatto su di esso (β=-0,197, p<0,001). Tuttavia, l’età dell’aumento ponderale, ma non il disagio psicologico, ha influenzato il disagio dell’immagine corporea. In particolare, il gruppo con aumento ponderale tra 0 e 18 anni è il più compromesso. Conclusioni: Data la complessità dell’obesità e l’importanza che la percezione dell’immagine corporea ha su questa patologia, è necessario un approccio multidisciplinare per concentrarsi sul carico psicologico affrontato dai pazienti. Livello di evidenza: studio trasversale, livello III.