Lo sviluppo di obesità e di altri disordini metabolici si associa ad una perdita di funzionalità della cellula adiposa. Gli agonisti del recettore del glucagon-like peptide 1 (GLP-1RA) ampiamente utilizzati nel trattamento del diabete di tipo 2, hanno suscitato notevoli interessi anche come potenziale terapia anti-obesità, in seguito ai risultati promettenti sulla riduzione del peso corporeo evidenziati con liraglutide. Da un recente studio preclinico è stato dimostrato che diversi GLP-1RA (liraglutide, GLP-1 nativo) interferiscono con la capacità proliferativa e differenziativa di precursori adiposi umani. Èinteressante notare che anche il glucagone, altro fattore chiave nel metabolismo del glucosio, è uno dei prodotti del gene del proglucagone insieme al GLP-1. L’uso di agonisti combinati GLP-1/glucagone risulta efficace sia in termini di riduzione del peso che nel controllo metabolico in studi preclinici in vivo.
In questo studio sono stati valutati gli effetti di dosi crescenti di glucagone (1-10-100 nM) sulla capacità proliferativa e differenziativa di cellule staminali adipose adulte umane (ASC). Il glucagone induce un’inibizione tempo e dose dipendente della proliferazione delle ASC, valutata con esperimenti di conta cellulare e analisi citofluorimetrica, con un effetto massimo a 3 giorni (14.0%, 25.2% & 37.1%, p<0.01 per glucagone 1-10-100nM, rispettivamente). Inoltre durante esperimenti di differenziamento adipocitario in presenza di dosi crescenti di glucagone (1-10-100nM) è stata osservata una significativa riduzione degli accumuli intracellulari lipidici rispetto alle cellule non trattate (-20%, -31% & -27%, p<0.05).
In conclusione per la prima volta viene riportato un effetto diretto del glucagone in un modello umano di precursori adiposi. A differenza di quanto atteso sulla base dell’effetto opposto dei GLP-1RA e del glucagone sul controllo glicemico, i due tipi di molecole presentano effetti simili sulle ASC. Tuttavia i meccanismi molecolari alla base degli effetti fisiologici di glucagone e GLP-1RA risultano ancora da chiarire, suggerendo il coinvolgimento di meccanismi alternativi ai recettori classici.
Fondi: PRIN 2015 (prot. 2015ZTT5KB, MIUR) e Ente Cassa di Risparmio di Firenze (prot.2016/0773)