Abstract
Razionale: l’inibitore del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (SGLT-2) Dapaglifozin è stato recentemente approvato anche nel diabete tipo 1 (DT1). Tuttavia, il suo impiego è ancora molto limitato, soprattutto per il rischio di chetoacidosi euglicemica. Obiettivo: valutare gli effetti della terapia in add-on con Dapaglifozin nei pazienti con DT1 in scarso compenso glicemico seguiti presso il nostro centro. Metodi: sono stati valutati retrospettivamente i dati di 46 pazienti affetti da DT1 a cui è stato prescritto Dapaglifozin in associazione alla terapia insulinica. I pazienti sono stati successivamente rivalutati dopo 3 e 6 mesi dall’impostazione terapeutica. Risultati: i dati a 6 mesi dall’avvio del trattamento con Dapaglifozin 5 mg/die dimostrano un significativo miglioramento del compenso glicometabolico con una riduzione media del valore di emoglobina glicata (HbA1c) del -0.86% nell’intera popolazione (p<0.05). Inoltre, l’analisi dei parametri di variabilità glicemica condotta in un sottogruppo di pazienti (n=16) che utilizzava sistemi di monitoraggio continuo della glicemia ha mostrato un aumento medio del time in range (TIR) del 9%, senza un significativo aumento del tempo speso in ipoglicemia (p=0.61). Una riduzione statisticamente significativa del fabbisogno insulinico giornaliero è stata osservata sia nei pazienti in trattamento insulinico multi-iniettivo (n=34) che in quelli in terapia con microinfusore (n=12), con una riduzione media di -0.17 UI/kg e -0.19 UI/Kg, rispettivamente. La riduzione media del peso corporeo è stata di 2.5 Kg. Non è stata osservata alcuna variazione statisticamente significativa del valore di C-peptide. Nessun evento avverso severo è stato riportato. Dei 46 pazienti avviati a terapia solo 5 hanno interrotto il trattamento per comparsa di infezioni genito-urinarie, poliuria/nicturia o scarsa efficacia percepita. Conclusioni: questa survey documenta un beneficio clinico del trattamento con Dapaglifozin nel paziente con DT1 scarsamente controllato dalla terapia insulinica, migliorandone il compenso glicometabolico e la variabilità glicemica. La caratterizzazione clinica del paziente e l’attenta educazione dello stesso restano essenziali al fine di individuare il giusto candidato al trattamento e minimizzare il rischio di eventi avversi severi.
Tipo: PD
Codice: 146