Abstract
Scopo: verificare se: 1- gli acidi grassi delle membrane eritrocitarie siano predittori di rischio cardio-metabolico nell’adolescente con DMT1; 2- gli acidi grassi delle membrane eritrocitarie correlino con variabili dietetiche desumibili dal diario alimentare nell’adolescente con DMT1. Metodi: sono stati studiati 154 (82 M; 72 F) pazienti con DMT1 di età compresa fra 12 e 21 anni, con durata di malattia di almeno due anni. Sono state analizzate le variabili antropometriche, vascolari e metaboliche (circonferenza vita, pressione arteriosa, profilo lipidico, insulino-sensibilità stimata con equazione validata comprensiva di HbA1c, trigliceridi, fabbisogno insulinico), dietetiche (raccolte con diario alimentare su 3 giorni, analizzato con Metadieta di Meteda, S. Benedetto del Tronto, Italia), e relative alla composizione degli acidi grassi di membrana eritrocitaria (dosati con gas-cromatografia). Risultati: Dopo aggiustamento per HbA1c, z-score del BMI e acidi grassi saturi e mono-insaturi percentuali, gli acidi grassi omega-3 ed omega-6 di origine dietetica (rispettivamente alfa-linolenico e linoleico), l’indice omega-3 [(EPA+DHA)/totale] e il rapporto omega-6/omega-3 non correlavano con le variabili cardio-metaboliche in studio. Tuttavia, l’acido gamma-linolenico (GLA), derivato dal linoleico per attività della D6 desaturasi (stimata come rapporto GLA/linoleico), è risultato sfavorevolmente associato all’insulino-sensibilità (beta=-0,15, p<10-5), ai trigliceridi (beta=0,09, p<10-4) e al colesterolo non-HDL (beta=0,03, p=0.02). Il valore percentuale di GLA sul totale dei grassi di membrana non correlava con il precursore acido linoleico (r <0,1, p>0,5) ma era completamente spiegato dall’indice di attività D6-desaturasica (r=0,96). Conclusioni: l’attività D6-desaturasica e la percentuale di GLA di membrana sono associati ad importanti indici di rischio cardiometabolico nell’adolescente con DMT1. Questo dato è in linea con le evidenze che l’attività D6-desaturasica sia un predittore sfavorevole di profilo lipidico, di infiammazione e di rischio di diabete tipo 2 nell’adulto. Studi futuri dovranno confermare il risultato e chiarire se il GLA eserciti azioni dirette.
Tipo: PD
Codice: 120