Il Diabete Mellito (DM) è caratterizzato da uno stato di iperglicemia dovuto ad una condizione di insulino resistenza periferica e/o ad una alterata funzionalità della beta cellula pancreatica. Questa condizione patologica, si associa frequentemente a perdita della massa muscolare, sarcopenia, e a miopatia diabetica, rappresentata da una compromissione del potere rigenerativo della fibra muscolare stessa e da un alterato differenziamento delle cellule progenitrici. Lo stress ossidativo è stato individuato come causa principale delle alterazioni muscolari tipiche dei pazienti diabetici. Avendo precedentemente dimostrato come la Perossiredossina 6 (Prdx6), attraverso un potente ruolo antiossidante, abbia un ruolo centrale nell’omeostasi glicidica, nel presente studio ci siamo proposti di verificare se la Prdx6 moduli l’associazione tra il diabete e la progressione della miopatia e della sarcopenia. In primo luogo, siamo andati a valutare l’espressione genica dei principali fattori coinvolti nel differenziamento delle cellule miogeniche muscolari quali MyoD e Miogenina in modelli murini knockout per la Prdx6 (Prdx6-/-). I livelli di questi fattori diminuivano negli animali Prdx6-/- rispetto ai controlli, contribuendo al rallentamento del potenziale rigenerativo del muscolo stesso. Questi dati venivano confermati su modelli cellulari di mioblasti murini (C2C7) knockdown per la Prdx6. Nei modelli murini, inoltre, veniva valutato il processo di atrofia muscolare attraverso l’analisi dell’espressione genica di due fattori (MuRF1 e Atrogin-1) che regolano finemente la degradazione proteica a livello muscolare. I livelli di espressioni di questi enzimi risultavano significativamente incrementati confermando la presenza di uno stato di atrofia muscolare.
Il nostro studio, per la prima volta, evidenzia un ruolo fondamentale della Prdx6 nella conservazione della massa muscolare, suggerendo come Prdx6 possa essere considerato un potenziale bersaglio terapeutico per la miopatia diabetica e la sarcopenia. Tuttavia, ulteriori studi sono necessari al fine di comprendere il meccanismo molecolare alla base di tale fenomeno.