L’attuale classificazione del diabete si basa su meccanismi patogenetici e il diabete di tipo 2 (DMT2) può essere considerato una categoria residuale, che include individui con caratteristiche cliniche eterogenee. L’analisi fattoriale identifica un numero limitato di variabili calcolate relative a un numero maggiore di parametri misurati, in grado di spiegare la maggior parte della loro varianza. Scopo del presente studio è stato quello di verificare la fattibilità dell’applicazione dell’analisi fattoriale per la definizione patogenetica dei singoli casi di DMT2, utilizzando tre database disponibili. In primo luogo, un modello di analisi fattoriale è stato applicato a un set di dati esistente di pazienti senza diabete noto, portando all’identificazione di tre fattori associati al digiuno o all’iperglicemia post-prandiale. Ciascuno di questi fattori potrebbe essere l’espressione di un distinto meccanismo patogenetico associato all’iperglicemia, diversamente rappresentato nei singoli pazienti. I tre fattori sono stati quindi calcolati nei pazienti arruolati in uno studio osservazionale retrospettivo, valutando il tempo al fallimento del trattamento del diabete in tre coorti di pazienti che ricevevano metformina in monoterapia, sulfonilurea in monoterapia o nessuna terapia farmacologica e in una coorte retrospettiva di pazienti che non avevano ricevuto la doppia terapia orale terapia e l’inizio del trattamento con inibitori della DPP4. Infine, i punteggi fattoriali sono stati calcolati nei pazienti arruolati in uno studio caso-controllo sul cancro incidente in soggetti con DMT2 che iniziavano il trattamento con insulina. Il presente studio è da considerarsi un’analisi preliminare. Nonostante i limiti, i risultati confermano la fattibilità di un approccio alla caratterizzazione del DMT2 attraverso l’identificazione di fattori dimensionali, fornendo informazioni aggiuntive e complementari a quelle ottenute con la cluster analysis.