Obiettivo: La presenza di circoli coronarici collaterali (CCC) potrebbe svolgere un ruolo protettivo per la funzione ventricolare cardiaca, l’incidenza di eventi cardiovascolari e la sopravvivenza in soggetti con occlusione coronarica totale cronica (CTO). L’influenza del diabete mellito tipo 2 (DMT2) sulla formazione dei CCC è controversa. L’associazione tra la presenza di CCC e la presenza di complicanze diabetiche microvascolari (DMC) non è stata completamente definita. Obiettivo è quindi valutare se in soggetti con DMT2 la presenza di DMC sia associata ad uno sviluppo differente di CCC rispetto ai soggetti senza DMC. Materiali e metodi: Sono stati arruolati soggetti con DMT2 senza storia nota di malattia cardiovascolare, sottoposti a coronarografia per sindrome coronarica cronica con evidenza angiografica di almeno una CTO. I soggetti sono stati suddivisi sulla base della presenza di DMC. La presenza di CCC è stata valutata secondo la classificazione di Cohen-Rentrop. Risultati: Sono stati inclusi 157 soggetti con DMT2 (età media 68.6±9.8 anni; 120 [76.4%] uomini). I soggetti con DMC (75 [47.8%]) presentavano una prevalenza maggiore di CCC (69 [92.0%] vs. 62 [75.6%], p=0.06) e di CCC organizzati (grado Rentrop 2-3) (55 (73.3%) vs. 39 (47.6%), p=0.001]) rispetto ai soggetti senza DMC. La presenza di almeno una DMC è un fattore predittivo indipendente di CCC valutabili con coronarografia e della presenza di CCC organizzati. È stata osservata una correlazione positiva tra il numero di DMC e il grading Cohen-Rentrop dei CCC (r=0.333, p< 0.001). Conclusioni: Tra i soggetti con DMT2 con CTO la presenza di DMC predice la presenza di un numero maggiore di CCC. La presenza di DMC potrebbe quindi aiutare nella stratificazione dei pazienti con DMT2 e nella definizione della strategia terapeutica più appropriata.