Abbiamo recentemente dimostrato la presenza di una significativa correlazione inversa tra i livelli plasmatici di IGF-1 e i livelli di acido urico (AU). Precedenti studi hanno riportato un’associazione tra il polimorfismo rs35767G/A, localizzato nel promotore del gene IGF-1, e le concentrazioni plasmatiche di questo ormone (ridotte in presenza dell’allele G). Tuttavia, non è noto se questo SNP è associato ai livelli di AU e quale sia il meccanismo con cui l’IGF-1 regola le concentrazioni di AU nel sangue. Per chiarire questo aspetto abbiamo analizzato l’associazione tra livelli di AU e il polimorfismo rs35767G/A in 2820 soggetti partecipanti allo studio CATAMERI. I livelli plasmatici di AU erano significativamente associati allo SNP rs35767 (GG=5.27±1.41 mg/dl, GA=5.14±1.31 mg/dl e AA=5.02±1.38 mg/dl), dopo correzione per età, sesso e BMI (p=0.02 secondo il modello additivo, p=0.01 secondo il modello dominante). L’omeostasi dell’AU dipende principalmente dal tasso di escrezione/riassorbimento mediato da trasportatori specifici nelle cellule epiteliali del tubulo prossimale. Pertanto, abbiamo indagato in vitro gli effetti dell’IGF-1 sull’espressione dei trasportatori SLC22A12 (codificante URAT1), SLC2A9 (GLUT9), SLC22A11 (OAT4), SLC17A1 (NPT1), ABCC4 (MRP4), e ABCG2 (BCRP) in cellule umane embrionali di rene (HEK) 293. Il trattamento delle HEK 293 con IGF-1 risultava in un aumento significativo nei livelli di mRNA dei trasportatori implicati nell’escrezione di AU (BCRP, MRP4, NPT1) (P<0.01). Un simile incremento era anche osservato misurando i livelli proteici dei trasportatori mediante western blot. Parallelamente si osservava una riduzione dell’espressione del maggiore trasportatore coinvolto nel riassorbimento dell’AU (URAT1) sia a livello di mRNA sia a livello proteico (p<0.05). Questi dati suggeriscono un nuovo ruolo per IGF-1 nella regolazione dei livelli plasmatici di AU verosimilmente mediato dalla regolazione dell’espressione dei trasportatori di urati a livello del tubulo renale.