Recentemente è stato introdotto il concetto di dedifferenziazione β cellulare come principale meccanismo responsabile della “scomparsa” delle β cellule dalle isole dei soggetti diabetici. Partendo da risultati ottenuti da un modello murino di diabete (nelle cui isole era stato riscontrato un significativo aumento delle fibre noradrenergiche rispetto a topi non diabetici), ci siamo chiesti se il risultato fosse replicabile anche nell’uomo e se potesse essere correlato al processo di dedifferenziazione. Pancreas umani di 8 donatori sani e 9 con diabete di tipo 2 sono stati analizzati mediante immunoistochimica (M/F 4/4 vs 5/4 NS; età 64±12 vs. 75±8 anni (±SD) (P<0.05); BMI (kg/m2) 24.8±2.8 vs. 25.6±4.1; NS). Il dedifferentiation score è stato calcolato come % di cellule all’interno delle isole positive per Sinaptofisina ma negative per i quattro principali ormoni pancreatici. Come marker per la valutazione dell’espressione di fibre noradrenergiche è stata utilizzata la Tirosina idrossilasi (TH). Le isole dei soggetti diabetici sono risultate circa 3 volte più innervate rispetto ai controlli (0.42±0.51 vs. 1.66± 2.2 n.fibreTH+/isola; p=0.02); l’aumento di tali fibre correlava positivamente con il dedifferentiation score (p<0.001; r=0.69). In conclusione i nostri dati mostrano un aumento del numero di fibre nervose simpatiche potenzialmente in grado di trasmettere segnali inibitori sulla secrezione di insulina nelle isole di soggetti diabetici. L’importante correlazione con il dedifferentiation score suggerisce un significativo ruolo delle fibre noradrenergiche nella patogenesi del processo di dedifferenziazione, aprendo la strada a possibili nuove strategie di conservazione della massa/secrezione β cellulare e, quindi, alla prevenzione e terapia del diabete di tipo 2.