Evidenze suggeriscono che un valore di glicemia >155 mg/dl alla prima ora durante OGTT identifica soggetti (NGT-1h-high) con aumentato rischio di sviluppare diabete tipo 2 (DM2) e di danno d’organo cardiovascolare (CV). Non è noto se i soggetti NGT-1h-high presentano alterazioni del metabolismo miocardico di glucosio, considerato un fattore di rischio per lo sviluppo di malattia CV.
A tale scopo, sono stati esaminati 21 soggetti sottoposti, per la valutazione dell’uptake miocardico di glucosio (MRGlu globale), a 18F-FDG-PET cardiaca effettuata durante clamp euglicemico iperinsulinemico. Il 18F-FDG è stato somministrato a distanza di 1 ora dall’inizio del clamp che veniva continuato fino al termine delle scansioni PET. Attraverso il clamp euglicemico è stata inoltre stimata la sensibilità insulinica periferica corretta per massa magra (Lean M). I soggetti sono stati suddivisi in 3 gruppi: soggetti con glicemia 1h<155 mg/dl (NGT-1h-low) (n=9), soggetti NGT-1h-high (n=5), soggetti con ridotta tolleranza glucidica (IGT) (n=7). I valori di MRGlu globale correlavano positivamente con quelli di Lean M (r=0.474; P=0.04). Rispetto ai soggetti NGT-1h-low, i soggetti NGT-1h-high e quelli IGT mostravano una riduzione significativa del MRGlu globale (36.32±12.71 vs 21.41±6.58 e 15.03±6.8, rispettivamente, P<0.01), del MRGlu dei segmenti cardiaci irrorati dall’arteria coronaria discendente anteriore (35.6±12.58 vs 20.1±6.81 e 13.9±6.3 rispettivamente, P<0.01) e del MRGlu dei segmenti cardiaci irrorati dall’arteria coronaria destra (38.01±13.6 vs 19.63±5.3 e 15.33±6.64, P<0.005), mentre non vi erano differenze significative nei valori di MRGlu globali e segmentali tra i soggetti NGT-1h-high e quelli IGT. Per stimare il contributo indipendente dell’insulino-resistenza sull’uptake miocardico di glucosio, è stata effettuata una regressione multipla stepwise in un modello che includeva vari fattori di rischio di aterosclerosi. L’analisi ha rivelato che l’unica variabile che rimaneva significativamente associata con l’MRGlu globale era la Lean M (22.5%; P=0.04).
In conclusione, questi dati suggeriscono che l’iperglicemia alla prima ora è associata ad una riduzione dell’uptake miocardico di glucosio in conseguenza di una ridotta azione insulinica.