Introduzione: Liraglutide è un analogo del GLP-1 utilizzato nel trattamento del diabete mellito di tipo 2 (DM2). La molecola non è filtrata a livello glomerulare e l’insufficienza renale (IRC) lieve-moderata non sembra alterarne la farmacocinetica. Lo scopo di questo studio è stato valutarne gli effetti sulla funzione renale a 36 mesi in una coorte di pazienti con DM2. Metodi: studio osservazionale longitudinale condotto su pazienti affetti da DM2 arruolati consecutivamente da gennaio 2011 ad ottobre 2014 e posti in terapia con Liraglutide. Sono stati valutati semestralmente i parametri antropometrici e glicometabolici, i livelli di creatinina, l’albuminuria ed il filtrato glomerulare (eGFR) stimato con formula CKD-EPI. Risultati: sono stati reclutati 63 pazienti (36 M, 27 F) con età (media±DS) di 58.5±8.9 anni e durata di malattia di 7.8±5.3 anni. Al basale i soggetti sono stati divisi in gruppo A (eGFR>90 mL/min/1,73m2, N=46) e gruppo B (eGFR<90 mL/min/1,73m2, N=17). I valori di eGFR sono rimasti stabili nel gruppo B ed hanno mostrato una lieve riduzione, clinicamente non significativa, nel gruppo A (103.6±8.2 vs 99.5±9.0 mL/min/1,73m2, p<0.0001). Analogamente i valori di albuminuria sono rimasti stabili nel gruppo B, mentre hanno mostrato un incremento, clinicamente non rilevante, nel gruppo A (3.8±6.2 vs 18.9±25.2 mg/L, p<0.001). Sono infine emerse in entrambi i gruppi riduzioni dei valori di glicemia a digiuno (p<0.001), HbA1c (p<0.0001), BMI (p<0.0001) e pressione arteriosa (sistolica e diastolica, p<0.0001). Le variazioni di tali parametri non hanno influenzato l’andamento dei valori di eGFR ed albuminuria. Conclusioni: Liraglutide si è dimostrata efficace nel preservare la funzionalità renale sul lungo periodo in pazienti con DM2, anche in presenza di IRC lieve-moderata. Parimenti ne è stata confermata la capacità di migliorare il compenso glicometabolico a 36 mesi indipendentemente dai valori di eGFR. Alla base della nefroprotezione potrebbero esserci sia effetti diretti del farmaco sul glomerulo renale che effetti indiretti quali la riduzione dei livelli pressori e del peso corporeo, con conseguente miglioramento del quadro emodinamico.