Razionale: il bypass gastrico (RYGB) e la diversione biliopancreatica (BPD) si associano a remissione del diabete di tipo 2 (T2D). Sono stati valutati retrospettivamente alcuni predittori di remissione di T2D in due coorti di pazienti obesi sottoposti a RYGB o BPD nel Dipartimento di Chirurgia dell’Università di Genova (Ospedale Policlinico S. Martino, Genova). Metodi: nella Coorte 1, sono stati inclusi 135 pazienti trattati con BPD tra il 2007 e il 2010 seguiti per 5 anni. La Coorte 2 includeva 47 pazienti trattati con RYGB e BPD tra luglio 2007 e luglio 2009 seguiti per 3 anni. Tutti i pazienti erano diabetici da almeno due anni e in terapia antidiabetica. Risultati: nella Coorte 1, 108 pazienti hanno terminato il follow-up e il 60,7% hanno dimostrato una parziale remissione del T2D, maggiore nei pazienti con più elevati valori pre-operatori di indice di massa corporea (BMI) e minore tra pazienti in terapia insulinica prima dell’intervento. Sia il BMI pre-operatorio >30 kg/m2, sia il non utilizzo di insulina prima di BPD erano significativamente associati con la probabilità di remissione a 5 anni (p=0.002 e p=0.005, rispettivamente). La combinazione delle due variabili in un’analisi ROC per confrontare remitters vs. non-remitters ha dimostrato una probabilità del 60% di prevedere la remissione. Nella Coorte 2, 44 pazienti hanno terminato il follow-up. Dopo la chirurgia, essi presentavano livelli di BMI e circonferenza vita inferiori e migliorati profili glicemico e lipidico sia al 1° che al 3° anno di follow-up. Allo stesso modo, i livelli di proteina C-reattiva (CRP) si erano ridotti già dopo il 1° mese dall’intervento e persistentemente per tutto il follow-up. I livelli pre-intervento di CRP sono risultati in grado di predire la parziale remissione di T2D a 3 anni, indipendentemente da età, sesso maschile, tipo di intervento e BMI (odds ratio 0,76, p=0.024).Risultati: Il BMI e il non utilizzo di insulina da una parte e gli elevati livelli di CRP dall’altra predicono la remissione del T2D dopo chirurgia. Alla luce di questi risultati, i pazienti diabetici con basso BMI pre-operatorio, in terapia insulinica e con un basso grado di infiammazione dovrebbero essere indirizzati alla chirurgia bariatrica con grande cautela.