Background: Il pancreas artificiale ibrido (AHCL) costituisce ad oggi, nella cura del diabete mellito tipo 1 (DM1), uno degli strumenti più efficaci per un controllo glicemico ottimale, anche in età pediatrica. Obiettivi: L’obiettivo del nostro studio è stato quello di valutare l’impatto di una terapia mediante AHCL e nello specifico mediante microinfusore Tandem (Control IQ) in una coorte di adolescenti con DM1 in scarso controllo glicemico. Materiali e metodi: abbiamo arruolato 11 pazienti con DM1 in terapia multiniettiva (MDI) mediante schema basal-bolus e sistema di monitoraggio flash del glucosio. Tutti i pazienti, previa adeguata istruzione, hanno successivamente intrapreso terapia con microinfusore Tandem (Control IQ) e sensore glicemico in continuo (CGM). A 2 settimane dal posizionamento dello strumento, è stato valutato il profilo glicemico di ciascun paziente, confrontandone i valori di time in range (TIR) e le percentuali di iper- e ipo- glicemie rispetto al baseline. Risultati: Sono stati inclusi nello studio 11 adolescenti con DM1 (età media: 15.6±2.1 years, 72% femmine, durata media di malattia: 5.4±4.1 anni, HbA1c media: 9.1%±2.4%). A 2 settimane dall’inizio della terapia mediante Tandem (Control IQ) è stato documentato un incremento del time in range (TIR) 70-180 mg/dL dal 33.2% ±21.7% al 69.8% ±12.4% rispetto al baseline (P=0.002). La percentuale di valori glicemici >250 mg/dL si sono invece ridotti dal 40.9%±26.4% al 7.7%±6.4% (P=0.003). Il valore di glicemia media si è ridotta da 236 mg/dl±73mg/dl a 156 mg/dl±19 mg/dl (P<0.05). Nessuna differenza statisticamente significativa è stata invece documentata circa il numero di glicemie < a 70 o < a 54 mg/dl. A 2 settimane, nessun paziente tuttavia ha manifestato episodi ipoglicemici gravi; 1 paziente ha presentato 1 episodio di DKA lieve. Conclusioni: Il pancreas artificiale ibrido costituisce a tutti gli effetti uno strumento utilissimo per la gestione del DM1 anche negli adolescenti con scarso controllo glico-metabolico. Garantisce infatti un rapido miglioramento il profilo glicemico di chi lo utilizza, pur mantenendo un alto profilo di sicurezza ed affidabilità, anche in pazienti poco complianti e che non effettuano il calcolo dei carboidrati.