Razionale: I microRNA (miRNA) sono piccole molecole di RNA non codificanti a singolo filamento della lunghezza di circa 20-25 nucleotidi, coinvolte nella modulazione di diversi processi cellulari come proliferazione, metabolismo, senescenza, differenziamento, angiogenesi e apoptosi. Alcuni miRNA rilasciati nell’ambiente extracellulare potrebbero rappresentare nuovi biomarcatori non invasivi per l’identificazione precoce delle complicanze microvascolari legate al diabete mellito tipo 2 (DM2). Tuttavia, il loro ruolo nella retinopatia diabetica (RD) rimane controverso. Metodi: In uno studio cross-sectional a due tempi, è stato dapprima analizzato il profilo di miRNA circolanti nel siero di pazienti ben selezionati con RD rispetto a pazienti con DM2 di controllo, matchati per una serie di caratteristiche cliniche e biochimiche. Successivamente, i miRNA differentemente espressi sono stati validati in una popolazione più ampia, integrando saggi di migrazione in vitro su cellule epiteliali pigmentate retiniche (ARPE-19) e cellule endoteliali (HUVEC) esposte a una condizione di basso (5mM) o alto (25mM) glucosio per chiarire il ruolo patogenetico del miRNA più rilevante (miR-1281). Risultati: Nell’analisi iniziale del profilo di espressione dei miRNA circolanti, ben 43 risultavano essere differentemente espressi nel pool di siero dei pazienti con RD rispetto ai pazienti di controllo, ma dopo validazione individuale in una seconda coorte di pazienti, l’attenzione è stata posta sul miR-1281, in quanto l’unico ad essere marcatamente up-regolato dalla presenza di RD, indipendentemente da potenziali fattori clinici confondenti (es. età, sesso, BMI, durata di DM2). Elevati livelli di miR-1281 sono stati dimostrati nel mezzo di coltura di cellule retiniche ARPE-19 quando esposte ad alte concentrazioni di glucosio, mentre l’esposizione delle cellule HUVEC a tale mezzo condizionato arricchito in miR-1281, così come la trasfezione con un miRNA mimic specifico, determinava un’aumentata produzione del fattore angiogenico VEGF-A e una maggiore capacità migratoria endoteliale. Conclusioni: Nel loro insieme, i risultati ottenuti suggeriscono il potenziale ruolo di miR-1281 come nuovo biomarcatore circolante diagnostico di RD, oltre che fattore patogenetico di malattia ed angiogenesi intraoculare per future terapie mirate.